16 Stati europei guidati dalla Germania vogliono un nuovo accordo sul controllo degli armamenti con la Russia

16 Stati europei guidati dalla Germania vogliono un nuovo accordo sul controllo degli armamenti con la Russia

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


 Quindici Stati europei hanno sostenuto l'iniziativa della Germania di avviare discussioni con la Russia su un nuovo accordo sul controllo degli armamenti. 

«La sicurezza dell'Europa è in pericolo», ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier  al giornale Die Welt, in un'intervista pubblicata il 25 novembre «Per quanto difficili siano al momento di rapporti con la Russia , abbiamo bisogno di più dialogo, non di meno».

Steinmeier, socialdemocratico  candidato  a diventare presidente tedesco l'anno prossimo,  aveva già fatto appello per un nuovo accordo sul controllo degli armamenti con la Russia nel mese di agosto per evitare una escalation delle tensioni in Europa.

Quindici  altri membri della Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) -  da allora hanno aderito  all'iniziativa di Steinmeier: Francia, Italia, Austria, Belgio, Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia, Romania, Svezia, Slovacchia , Bulgaria e Portogallo.

 Il gruppo prevede di discutere la questione a margine di un incontro a livello ministeriale dell'OSCE l'8 e il 9 Dicembre ad Amburgo. La Germania detiene la presidenza di turno dell'organizzazione.

Prima di lanciare l'idea per un accordo sul controllo degli armamenti con Mosca nel mese di agosto in mezzo alle  crescenti tensioni  tra la Russia e la NATO, Steinmeier ha accusato la NATO di essere "guerrafondaia" e di condurre attività militari provocatorie in prossimità dei confini della Russia.

Il Trattato per la riduzione e la limitazione delle forze armate convenzionali in Europa è stato firmato a Parigi il 19 novembre 1990 dai 22 paesi membri della NATO e dai paesi membri dell'ex-Patto di Varsavia e stabilisce un accordo di sostanziale equilibrio fra armi convenzionali e armamenti tra paesi dell'est e paesi dell'ovest europeo.

Nel 2007, Mosca ha sospeso la sua partecipazione al Trattato per ritirarsi ufficialmente nel 2015. Di conseguenza, il Documento di Vienna dell'OSCE e il Trattato sui Cieli aperti sono gli unici meccanismi in vigore ma sono troppo limitati   per frenare le tensioni crescenti.

 L'obiettivo di creare una « Grande Europa » che si estende da Lisbona a Vladivostok sembrava essere realizzabile alcuni anni fa. Ora è diventato un sogno inverosimile . Un quarto di secolo è passato dal collasso dell'Unione Sovietica. Il dialogo Russia-Occidente non è riuscito a tradursi in un qualche tipo di rapporto strategico.

 E 'importante notare che l'iniziativa per rilanciare il processo di negoziazione non appartiene alla Germania. L'Occidente ha respinto la proposta della Russia per discutere un nuovo Trattato di sicurezza europea . La bozza russa di un nuovo documento  è stata pubblicato nel 2009. Nel marzo 2015, la Russia  ha espresso la propria disponibilità a negoziare un nuovo accordo per quanto riguarda il controllo delle armi convenzionali in Europa.  

 Nuovi accordi di sicurezza dovrebbero prendere in considerazione la realtà del mondo in rapida evoluzione, comprese le nuove tecnologie.

Il processo non dovrebbe essere limitato ai soli sistemi d'arma. Un nuovo accordo dovrebbe affrontare il programma di sicurezza in senso più ampio. Il dibattito  è atteso da tempo e non dovrebbe ridursi al rapporto Russia-NATO. Dovrebbe  sfociare in una conversazione più ampia sul sistema di sicurezza europea globale basato su una nuova architettura.

 L'Europa sta affrontando una serie di sfide per la sicurezza. Il lancio di un dibattito significativo con la Russia è il logico passo da prendere. Russia e Occidente hanno un sacco di possibilità di cooperazione oltre il controllo degli armamenti e delle attività militari in Europa. Le possibili aree di cooperazione includono la lotta al terrorismo, in particolare il gruppo Stato islamico, la Siria, la Libia, l'Afghanistan, l'Artico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la lotta contro la pirateria per citarne alcuni. Il rispetto per le preoccupazioni e gli interessi reciproci è un prerequisito per il successo.

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?  di Leonardo Sinigaglia Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti