Un senatore repubblicano rivela: nessuna prova di 'attacchi sonici' contro diplomatici Usa a Cuba

Un senatore repubblicano rivela: nessuna prova di 'attacchi sonici' contro diplomatici Usa a Cuba

Gli Stati Uniti non hanno trovato prove che i suoi diplomatici a L'Avana, a Cuba, siano stati vittime di ‘attacchi sonici’ con un'arma sconosciuta

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La questione ha tenuto banco per diverso tempo e i media nostrani hanno, come sempre, rimasticato le nebulose notizie provenienti da Washington rilanciandole acriticamente. In seguito ad alcuni eventi capitati a funzionari dell’ambasciata statunitense a L’Avana e alcuni loro familiari, si è accusato il governo cubano di aver deliberatamente lanciato fantomatici ‘attacchi sonici’. 

 

A tal proposito scriveva ‘La Stampa’: «Costruire un dispositivo ultrasonico di modesta potenza, delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, è abbastanza facile e i pezzi si trovano in vendita su Internet», per poi ipotizzare un coinvolgimento dell’onnipresente Russia nella questione. Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo dei fake media italici. 

 

Adesso, però, la questione arriva ad una svolta: gli Stati Uniti non hanno trovato prove che i suoi diplomatici a L'Avana, a Cuba, siano stati vittime di ‘attacchi sonici’ con un'arma sconosciuta, secondo il senatore repubblicano Jeff Flake, membro del Comitato del Senato statunitense per le Relazioni Estere. 

 

Questo è quanto dichiarato da Flake: «Non ci sono prove che qualcuno abbia intenzionalmente cercato di far del male a qualcuno, nessuno sta dicendo che queste persone non hanno vissuto alcun evento, ma non ci sono prove che quello sia stato un attacco intenzionale da parte di qualcuno, sia dei cubani che di chiunque altro».

 

«Come ho detto, non parlerò di quanto ho visto in un ambiente riservato, ma nulla è in contrasto con ciò che hanno detto i cubani, e penso che l'FBI lo direbbe», ha poi aggiunto l’esponente del Partito Repubblicano.

 

Dopo il verificarsi di questi fantomatici attacchi, gli Stati Uniti hanno ritirato la maggior parte dei suoi diplomatici dall'Avana, citando un rischio per la salute, e costretto molti diplomatici cubani a lasciare Washington.

 

Cuba ha condannato le espulsioni come un colpo ingiusto alle relazioni bilaterali che erano state precedentemente restaurate sotto la presidenza dell'ex presidente Barack Obama. 

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