Rompere l'assedio mediatico: ne discute in Venezuela la Rete degli Intellettuali in Difesa dell'Umanità
La Rete degli Intellettuali in Difesa dell’Umanità ha tenuto una riunione presso la sede del Ministero degli Esteri del Venezuela - Casa Amarilla - dove si è dibattuto sulle strategie da adottare a livello comunicativo per rompere l’assedio mediatico del circuito mainstream.
All’incontro hanno preso parte circa 90 invitati tra venezuelani e ospiti stranieri, che hanno proposto nuove forme di comunicazione per i media impegnati nella battaglia mediatica a favore dei governi socialisti e progressisti nella regione che soffrono un attacco continuo.
Tra i presenti, Abel Prieto, ministro della Cultura di Cuba: «Abbiamo una sfida enorme davanti a noi, per questo non possiamo uscire con dichiarazioni concettuali, parole d’ordine, con un’immagine apocalittica del problema, dobbiamo uscire con un’immagine reale del problema e dare una risposta serena e rigorosa».
James Early, membro dell’Istituto di Studi Politici di Washington DC intervistato dall’emittente teleSUR, ha spiegato che bisogna esaminare le falle per trovare le alternative alla macchina mediatica mainstream.
«L’impero è un problema - ha affermato Early - ma i suoi alleati sono le élite in Venezuela, in Argentina, in Brasile, che dobbiamo identificare come i nemici delle aspirazioni dei popoli».