"Armi chimiche in Venezuela". L'ultima trovata della destra golpista per l'intervento armato
Un messaggio su Twitter, scritto da un sindaco dell'opposizione dell'estrema destra venezuelana di "Voluntad Popular" ha aumentato la tensione del dibattito politico, arrivando a minacciare un possibile uso di "armi chimiche" contro i manifestanti civili da parte del governo venezuelano.
4:13 PM Atención Comunidad Internacional: Cuidado y @NicolasMaduro empieza a usar armas químicas como está ocurriendo en #Siria.
— David Smolansky (@dsmolansky) 8 aprile 2017
Secondo quanto scrive Ernesto Navarro su RT, il sindaco David Smolansky ha scritto nel suo account personale twitter che queste armi sarebbero state utilizzate su ordine diretto del Presidente Maduro. "La considero un'accusa molto grave e irresponsabile. E' privo di qualunque fondamento affermare che ci siano armi chimiche Venezuela e che possano essere utilizzate contro i manifestanti", ha detto a RT, il "Difensore del popolo" Tarek William Saab.
Si tratta di una scusa utilizzata dagli Stati Uniti per invadere l'Iraq (con milioni di morti sulla coscienza) e più recentemente per l'aggressione alla Siria. William Saab ha descritto come "inusuale" una dichiarazione del genere da parte di un "funzionario delle istituzioni". "Lanciare una tale accusa a prescindere dalle conseguenze della stessa. In un mondo globalizzato, un'accusa sconsiderata del genere è la scusa necessaria per invadere, per i bombardamenti, per morti, per produrre una guerra in questa nazione. Questo signore (Smolansky) ha la condanna di tutto il paese".
Riferendosi alle incredibili dichiarazioni di Smolansky, il presidente Maduro aveva dichiarato: "E 'una delle cose più pericolose che sono state fatte contro la pace e la stabilità (...) Chiedo alle autorità giudiziarie del Venezuela di indagare e agire".
Il sindaco dell'estrema destra potrebbe essere ora soggetto alle sanzioni previste dal codice penale per cospirazione contro il paese. Il mediatore ha avvertito di un'escalation internazionale che ha lo scopo di creare le condizioni per intervenire militarmente nella nazione latinoamericana. Non a caso subito dopo è intervenuto l'Ammiraglio Kurt Tidd, capo del Comando Sud delle Forze Armate degli Stati Uniti, che ha dichiarato possibile un intervento in Venezuela.