Lidia Undiemi sulla vittoria del NO: "E' stato un voto anche contro i ricatti dei mercati e dello spread"

Lidia Undiemi sulla vittoria del NO: "E' stato un voto anche contro i ricatti dei mercati e dello spread"

"Possibile ora un governo Cinque Stelle. Ma credo che diventi di primaria importanza prima di pensare alle previsioni future, ora per tutte le forze politiche chiarire il programma elettorale"

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"E' stato un voto dei cittadini anche contro il ricatto dello spread, dei mercati e della finanza". Così Lidia Undiemi, studiosa di diritto ed economia autrice de "Il Ricatto dei mercati" (Ponte alle Grazie), ascoltata telefonicamente da l'AntiDiplomatico per un breve commento sulla grande affermazione del NO nel referendum costituzionale di ieri.


- Quale messaggio ha voluto mandare il popolo italiano con questo voto?

Un messaggio di grande affezione alla nostra Costituzione. I cittadini si sono resi conto che il problema della nostra crisi non è certo la Costituzione, ma la classe politica. Il messaggio degli italiani è stato: "La Costituzione non si tocca".


- Ci sarà secondo lei un nuovo ricatto dei mercati contro il nostro paese e che forma potrebbe assumere?

Il sistema finanziario basa la sua "agenda" verso l'Italia sulla nota lettera del 2011. I governi che si sono succeduti hanno applicato quanto scritto da Francoforte e la BCE ha utilizzato fino ad oggi i canali politici a disposizione nel paese.
Credo che avverrà tutto questo anche con il prossimo successore di Renzi fino alle prossime elezioni. Ma il messaggio di ieri è stato straordinario: il popolo italiano ha salvato la Costituzione. Il tentativo di distruggerla per avere l'uomo solo al comando da condizionare è fallito.
Per ora, quindi, i mercati si devono "accontentare" di manipolare i loro canali politici.



- Quali previsioni ora in vista delle prossime elezioni?

Possibile ora un governo Cinque Stelle. Ma credo che diventi di primaria importanza, prima di pensare alle previsioni future, che tutte le forze politiche chiariscano il programma elettorale fin d'ora, soprattutto per quel che riguarda il futuro delle relazioni con la zona euro e la difesa del lavoro. Si deve ripartire dalla riaffermazione di una forte contrattazione collettiva a livello nazionale, dalla difesa dei lavoratori contro il ricatto dei mercati: i cittadini hanno il diritto fin d'ora di sapere quale partito è dalla parte dei lavoratori e quale da quello dell'establishment.

Alessandro Bianchi

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