Monaco, terrore al centro commerciale: tutto quello che sappiamo

Monaco, terrore al centro commerciale: tutto quello che sappiamo

Ancora avvolte nel mistero restano le motivazioni che hanno spinto il ragazzo a compiere la strage

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Sono le 15:50 di un tranquillo venerdì pomeriggio a Monaco di Baviera quando la Polizia riceve una concitata chiamata: un uomo ha iniziato a sparare sulla folla all’esterno di un fast-food di fronte al centro commerciale Olympia, nel quartiere Moosach. Un video apparso sui social network mostra l’inizio di questo pomeriggio di sangue e terrore. 

 

Dopo questa prima azione, l’attentatore si muove verso sul centro commerciale e vi penetra per completare la sua folle missione di morte. Intorno alle 16:30 i mezzi di comunicazione annunciano che all’interno della struttura commerciale è in fase di svolgimento un’operazione di polizia. 

 

La città si blocca. Le autorità chiudono le linee della metropolitana e fermano i trasporti pubblici su gomma. La stazione ferroviaria viene sgomberata. 

 

Chi è l’autore della strage? 

 

In un primo momento si pensa che in azione sia entrato un commando composto da almeno 3 persone. Solo in nottata il capo della Polizia di Monaco di Baviera, Hubertus Andrae, renderà noto che a compiere la strage è stata una sola persona. Un giovane di 18 anni tedesco, ma di origini iraniane. Il suo nome sarebbe Ali Sonboly. Completamente sconosciuto alle forze di Polizia, senza alcun precedente penale, il giovane sarebbe figlio di un tassista e di una impiegata dei grandi magazzini Karstadt. 

 

Il bilancio delle vittime

 

A cadere sotto il fuoco del giovane sono state 9 persone, mentre 21 sarebbero i feriti. Questo il bilancio ancora parziale delle vittime della sparatoria, secondo quanto riferito dal portavoce della Polizia Marcus de Gloria Martins. Tutti i cadaveri sono ritrovati all’interno del centro commerciale o intorno allo stesso. 

 

Motivazioni ignote

 

Restano ancora avvolte nel mistero le motivazioni che hanno spinto il giovane tedesco a compiere questa strage, nonostante le varie indicazioni che sembravano collegare l’attentatore prima al nazionalismo, successivamente al radicalismo islamista. Le indagini sono tutt’ora in corso. La Polizia ha provveduto già ad interrogare il padre del ragazzo per acquisire ulteriori informazioni. Nessuna organizzazione ha rivendicato questo cruento attacco. 

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti