3 attacchi in 3 settimane in Siria, ma gli USA non cercano "lo scontro con l'esercito russo e siriano"

3 attacchi in 3 settimane in Siria, ma gli USA non cercano "lo scontro con l'esercito russo e siriano"

La cosiddetta coalizione anti ISIS 'non ha intenzione di combattere gli eserciti russi e siriani', secondo il Comando Centrale USA (CENTCOM). Intanto, ieri, la Coalizione ha effettuato il terzo attacco in tre settimane con le forze governative siriane ad al Tanf, al confine tra Siria e Iraq.

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"La missione della coalizione è quello di sconfiggere l'ISIS (Daesh, in arabo). La coalizione non cerca di combattere il regime siriano, le forze russe e filo-governative ad esso associate", si legge in un comunicato emesso ieri dal CENTCOM dopo il terzo attacco in 3 settimane contro le postazioni delle truppe pro-Damasco nei pressi del valico di frontiera di Al-Tanf, a sud-est di Homs.
 
Il testo indica che la coalizione resta preoccupato per "le intenzioni e le azioni ostili da parte delle forze filo-governative contro la coalizione e i suoi alleati nel sud della Siria" e avverte che "adotterà le misure necessarie per proteggere la sue truppe".
 
Al-Tanf, è un punto di passaggio chiave che attraversa con l'Iraq, è in una posizione strategica. Proprio qui gli USA hanno una base militare e agiscono con i loro alleati "ribelli" da diversi mesi.
 
 
Gli sforzi dell'esercito siriano, sostenuti dalle forze del Movimento di Resistenza Islamico in Libano (Hezbollah) per avanzare attraverso il sud-est della Siria sono coincisi con l'arrivo delle Unità di mobilitazione popolare irachene (Al-Hashad Al-Shabi) al confine siriano. La Ripresa del controllo delle zone di confine, secondo vari analisti, è un cattivo scenario per Washington.
 
Ieri, le forze siriane sono riuscite a riprendere il controllo del picco strategico di Dakwa, nel deserto siriano, dalle mani del cosiddetto Esercito siriano libero (ESL), finanziato e logisticamente appoggiato dagli Stati Uniti
 
Il 30 maggio scorso, un alto comandante dell'ESL ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che un flusso di armi ha raggiunto la loro base vicino al confine con l'Iraq, dopo l'avanzata delle forze la pro-governative al confine siro-iracheno.
 

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