La Russia sfida Israele e Stati Uniti: Hezbollah rimarrà in Siria
L'ambasciatore russo in Libano avverte che Hezbollah "non andrà via dalla Siria", sfidando così Israele e gli Stati Uniti, che stanno cercando il ritiro del movimento di resistenza libanese.
"Chiunque ha cercato di rovesciare il presidente siriano Bashar al-Asad, ora, con tutti i mezzi, cerca il completo ritiro di Hezbollah dalla Siria, che è inaccettabile". Lo ha dichiarato oggi l'ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasypkin.
La partecipazione dei combattenti del Movimento di Resistenza Islamica del Libano (Hezbollah), dei consiglieri militari dall'Iran e delle forze armate russe nel conflitto siriano, ha sottolineato Zasypkin, si è verificato quando alcuni paesi della regione e altri Stati hanno inviato terroristi e sostenuto le bande armate per combattere il governo siriano.
Per quanto riguarda l'intervento di altri paesi del Medio Oriente, l'ambasciatore russo ha ricordato che "dall'inizio della crisi siriana, Mosca si oppone a qualsiasi ingerenza straniera, in quanto aggrava la situazione, come è successo in Iraq e Libia."
Infine, ha fatto riferimento al ruolo svolto da Hezbollah e dall'esercito libanese, che ha preso il controllo delle zone di confine con la Siria dall'ISIS, affermando che un tale risultato ha ristabilito la sicurezza in Libano.