I familiari delle vittime dell'11-S sollecitano Teresa May a pubblicare la relazione sui legami tra l'Arabia Saudita e i terroristi
I sopravvissuti degli attentati dell'11-S sollecitano Teresa May a pubblicare una relazione sui finanziamenti dall'Arabia Saudita agli estremisti nel Regno Unito.
La relazione sulla importanza di tale finanziamento è stata commissionata dall'ex primo ministro britannico, David Cameron, come parte di un accordo per il sostegno politico del Parlamento per quanto riguarda le incursioni aeree contro la Siria.
Il ministro dell'Interno britannico, Amber Rudd, ha rivelato di recente che la relazione non è stata pubblicata "a causa del volume di dati personali che contiene e per ragioni di sicurezza nazionale".
Uno dei leader della Partito dei Verdi, Caroline Lucas, ha dichiarato in una seduta parlamentare che il rifiuto del governo di rendere pubblica la relazione è radicata nei legami strategici ed economici stretti per molto tempo tra Londra e Riad.
Ora, un gruppo che rappresenta i sopravvissuti statunitensi degli attacchi dell'11 settembre 2001 e le famiglie delle quasi 3.000 vittime dell'attentato, hanno sollecitato il Primo Ministro britannico, Theresa May, a pubblicare il rapporto, anche se non è completo.
"Il Regno Unito ha ora l'unica occasione storica di prevenire i reati di terrorismo ispirati dal wahhabismo e di pubblicare il rapporto sul finanziamento del terrorismo nel Regno Unito che colloca, secondo i media, l'Arabia Saudita come colpevole", recita la lettera firmata da 15 persone, citata dal quotidiano 'Independent'.
Se più si occulta alla luce del sole la complicità di Riyadh, prosegue il testo, sarà più duraturo il terrorismo. "Devono essere fermati. Ma chi li fermerà? Abbiamo il sospetto che solo lei potrà far brillare la luce purificatrice per sensibilizzare l'opinione pubblica", si legge ancora nella missiva.
Inoltre, i firmatari chiedono a May di prendere in considerazione tutte le vittime del terrorismo sponsorizzato e finanziato dall'Arabia Saudita, le loro famiglie e ai loro superstiti nel Regno Unito e in tutto il mondo.
La posizione del primo ministro britannico per le violazioni dei diritti umani nei monarchie arabe del Golfo Persico è stata criticata da molte organizzazioni per i diritti umani. A tal proposito, May aveva detto che tali violazioni non dovrebbero influenzare la politica commerciale di Londra.
Il Regno Unito è anche criticato per essere uno dei primi fornitore di armi all'Arabia Saudita, soprattutto in tempi in cui la monarchia saudita è coinvolta, da marzo 2015, in una campagna di bombardamenti contro lo Yemen.