Avanza il neoliberismo in Brasile: previsti ingenti tagli nel 2017
Tagli, austerità, licenziamenti di massa, aumento esponenziale della povertà. Questo è lo scenario che inevitabilmente si ripete quando uno Stato decide di adottare un regime di neoliberismo. Il Brasile guidato da Michel Temer dopo il golpe parlamentare che ha spodestato Dilma Rousseff, si avvia a grandi passi a ripercorrere lo stesso sentiero battuto dall’Argentina di Mauricio Macri.
Il governo brasiliano prevede infatti di limitare la spesa pubblica annua a quanto speso nell’esercizio precedente. Nell’ambito della normativa che ha stabilito il congelamento degli investimenti pubblici per i prossimi 20 anni. Una vera e propria barbarie, assolutamente ideologica, dal punto di vista economico. Il bilancio statale concepito come quello di un’azienda.
I ‘costi’ da tagliare? Sempre gli stessi: personale e investimenti nel welfare state. Nel bilancio dell’anno 2017, il governo brasiliano ha annunciato tagli per 1500 milioni di dollari, come reso noto dal Ministro per la Pianificazione, Dyogo Oliveira.