Brasile, le elezioni senza Lula sono un imbroglio. Firmiamo il Manifesto!
da resistencia.cc
La decisione di fissare in un tempo record, per il 24 gennaio, la data del giudizio di seconda istanza del Processo a Lula non ha nulla di legale.
Si tratta di un puro atto persecutorio nei confronti del leader politico più popolare del paese. Il ricorrere all’espediente spurio di intervenire nel processo elettorale deriva dal fatto che il golpe, realizzatosi con l’impeachment di Dilma Roussef, non ha dato vita a un regime politico stabile.
Il piano strategico in via di realizzazione, dopo l’allontanamento di Dilma dalla Presidenza della Repubblica, comprende: abolizione dei diritti dei lavoratori, minacce alla previdenza pubblica, privatizzazione della Petrobras, dell’Elettrobras e delle banche pubbliche, oltre all’abbandono di una politica estera attiva e importante.