Caos Libia: dopo Cameron, il Parlamento britannico accusa anche Sarkozy

Caos Libia: dopo Cameron, il Parlamento britannico accusa anche Sarkozy

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Un rapporto del Parlamento britannico accusa Nicolas Sarkozy di aver innescato l'intervento militare contro Gheddafi. Il presidente francese avrebbe avuto l'obiettivo di fermare le ambizioni d'indipendenza della Libia.

A Westminster, le cose sono chiare. La Francia ha guidato le danze e il Regno Unito si è accontentato di seguire. Secondo un ultimo rapporto della commissione per gli affari esteri della Camera dei Comuni britannica, sono stati gli sforzi diplomatici della Francia che hanno aperto la strada alle operazioni militari in Libia. E Nicolas Sarkozy avrebbe spinto per l'intervento, la commissione ha detto, "per aumentare l'influenza francese in Nord Africa", ma anche per "migliorare la situazione politica in Francia."

 Per giungere a questa conclusione, i parlamentari si sono basati su alcune comunicazione avvenute nel 2011 tra i servizi segreti francesi e l'allora Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, e su mail scambiate tra la stessa e uno dei suoi consiglieri, Sidney Blumenthal, pagato 10.000 dollari al mese, non dal governo degli Stati Uniti, ma dall' ormai famosa Fondazione Clinton .

E secondo queste e-mail, ottenute dopo una richiesta da parte della rivista Vice ai sensi della legge sulla libertà di informazione (FOIA), la Francia  avrebbe avuto un obiettivo diverso da quello di proteggere i cittadini di Bengasi dalla vendetta del leader libico. Secondo Sidney Blumenthal, la Francia voleva mettere le mani sull'oro libico, che temeva Gheddafi avrebbe usato per indebolire la sua influenza nella regione, "rispondere al progetto di Gheddafi di soppiantare la Francia nell'Africa francofona," spiega testualmente il consulente del Segretario di Stato nei memo inviati.

Ma in un'altra e-mail di Sidney Blumenthal indirizzata a Hillary Clinton, si dice: "Secondo le informazioni sensibili fornite da questa fonte, il governo di Gheddafi detiene 143 tonnellate di oro, e una simile quantità di denaro ... Questo oro è stato accumulato prima della ribellione in corso ed era destinato ad essere utilizzato per stabilire una valuta panafricana sulla base del dinaro d'oro libico ". Nel 2009, Gheddafi, allora presidente dell'Unione Africana, ha invitato i paesi africani a creare una nuova valuta, basata sull'oro, in modo da eliminare il dollaro  nelle esportazioni di petrolio. Una minaccia per l'egemonia monetaria globale del dollaro.

E anche per gli interessi della diplomazia americana, la City, Wall Street e Nicolas Sarkozy, sospettato di aver beneficiato nel 2007 di fondi libici per finanziare la sua campagna.

 

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti