Damasco: "Le accuse di armi chimiche fanno parte di una campagna mediatica per impedire la liberazione di Idlib dai terroristi"
AlManar (versione francese)
Una fonte del governo di Damasco ha denunciato l'esistenza di una campagna politica e mediatica occidentale per esercitare pressioni sull'esercito siriano e impedire il suo avanzamento nella provincia di Idlib.
Parlando con la televisione satellitare libanese al-Mayadeen TV, la fonte ha dichiarato, in condizione di anonimato, che la campagna ha l'obiettivo anche di coprire l'invio da parte dei paesi occidentali di missili ai gruppi terroristici, compresi quelli utilizzati per abbattere un aereo russo nella notte da sabato a domenica.
La fonte ha proseguito nel sottolineare che questa campagna prosegue dopo il fallito tentativo avviato da alcuni Stati al fine di promulgare risoluzioni internazionali intese a condannare la Siria e minacciarla con il pretesto che utilizzava agenti chimici.
Il segretario degli Esteri americano Rex Tillerson ha recentemente dichiarato di aver ricevuto notizie secondo cui ci sono ancora armi chimiche che Damasco continui a utilizzare.
Gli account dei social network appartenenti agli organi di coordinamento della milizia hanno iniziato a diffondere da domenica sera che gli aerei russi e siriani hanno disseminato bombe contenenti gas cloro nella città di Sarakeb, nella provincia di Idlib, citando casi di soffocamento.
L'esercito siriano, che ha conquistato l'intera provincia meridionale di Aleppo nei giorni scorsi, ha iniziato dalla conquista della provincia di Idlib, da est e si avvicina sempre di più a questa città nela posizione strategica per la sua vicinanza all'autostrada internazionale che collega Aleppo a Damasco.