Dopo l'eccidio di Deir Ezzor, la Danimarca ritira i suoi Jet da combattimento da Siria e Iraq
Copenaghen ha preso il provvedimento dopo che il Pentagono ha ammesso che i caccia danesi hanno preso parte attacco aereo nella città siriana di Deir ez Zor dove furono uccisi "per errore" almeno 62 soldati siriani.
La Danimarca ritirerà i suoi sette F-16 coinvolti nelle operazioni militari in Siria e in Iraq, ha riferito, oggi, TV2 la rete televisiva danese citata dall'agenzia britannica Reuters.
Copenhagen ha preso questa decisione dopo che il Pentagono, dopo un'indagine militare, ha dichiarato che i jet da combattento danesi sono stati coinvolti nell'attacco aereo della coalizione nella città siriana di Deir ez Zor lo scorso 17 settembre.
L'ufficiale capo del Pentagono incaricato delle indagini sul bombardamento, Richard Coe ha ammesso, martedì scorso, in una conferenza stampa, una serie di "errori umani non intenzionali" che ha causato la morte di militari dell'esercito siriano.
La Danimarca, che è uno stato membro della NATO, fa parte della coalizione capeggiata dagli Stati Uniti contro l'ISIS.
Gli aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti hanno bombardato il 17 settembre scorso, in pieno cessate il fuoco, la periferia della città di Deir ez Zor, principale roccaforte delle forze fedeli a Damasco. L'attacco aereo uccise almeno 62 soldati morti e oltre un centinaio di feriti nei pressi della città siriana.