"Ho salvato la Spagna". La "nuova" Repubblica parte dal franchismo
Viene presentata oggi la "Nuova" Repubblica. E per l'occasione il direttore in persona, Mario Calabresi pubblica un'intervista (molto prona) esclusiva al premier (post?)franchista spagnolo Mariano Rajoy. Per chi si fosse distratto negli ultimi mesi, parliamo di chi guida il partito più corrotto al mondo, al governo di un paese dove il numero di bambini sotto la soglia di povertà dovrebbe far inorridire tutti e dove i lavoratori sperimentano un grado di flessibilità (semi schiavitù) da far impallidire anche i seguaci più estremisti della scuola di Chicago.
E parliamo poi di chi ha perso ogni diritto di parola su democrazia e diritti umani per la repressione che ha vergognato l'Europa nei giorni scorsi contro la Catalogna.
Parliamo, infine, anche di chi (in brutta compagnia del governo Gentiloni su questo purtroppo) sta attentando maggiormente alla sovranità del Venezuela e lavora alacramente ad un nuovo intervento "umanitario" contro Caracas.
Insomma l'identikit perfetto della nuova Repubblica, il modello perfetto per il giornale di Scalfari, colui che così tanto diprezzo ha per i poveri. Del resto, dopo aver lavorato così alacramente per quelli in Afghanistan, Iraq, libia, Siria e Ucraina, la "nuova" Repubblica riparte da Rajoy: un esponente dell'estrema destra che si impegna per riportare l'America Latina ai tempi del colonialismo. Viva la sincerità, almeno questo si, lo dobbiamo al giornale diretto da Calabresi.
A.B.