E' la sconfitta dell'Isis. Putin riunisce Rohani e Erdogan a Sochi sul futuro della Siria
Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato a Sochi il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, e iraniano, Hassan Rouhani, per cercare di giungere ad un compromesso sulla ricostruzione della Siria. In precedenza, i tre paesi avevano accettato di essere i cosiddetti garanti del processo di pace siriano.
Accogliendo i due presidenti, Putin ha dichiarato che l'incontro avviene in un momento cruciale nel conflitto armato siriano, nel momento cioè in cui si prefigura davvero la possibilità di una fine. "I jihadisti in Siria hanno subito un colpo decisivo, e ora c'è una possibilità realistica per porre fine alla guerra pluriennale", ha detto. Ma è necessario, da un lato, un periodo di pace durante il quale cercare di risolvere le divergenze, e, prosegue Putin, è necessario un compromesso da parte di tutte le parti in Siria, compreso il governo di Damasco.
Nel comunicato di presentazione dell'incontro di oggi da parte del Cremlino si leggeva come i tre leader "stanno progettando di discutere ulteriori misure per assicurare la stabilità a lungo termine in Siria" dopo i "successi nella lotta al terrorismo e la visibile riduzione della violenza in Siria".
Il vertice di Sochi getterà le basi per la creazione di un Congresso nazionale di dialogo, che porterà al tavolo sia il governo siriano che vari gruppi settari disposti a intrattenere colloqui con Damasco. Ankara, tuttavia, è riluttante a tenere colloqui diretti con i curdi, mentre l'opposizione siriana rimane scettica sulla discussione degli sforzi di pacificazione con il governo.
Il leader iraniano Rouhani ha dichiarato mercoledì che è cruciale che l'incontro trilaterale trovi modo di riconciliare il governo siriano e i gruppi di opposizione. "È importante che si tengano consultazioni che dovrebbero essere nell'interesse del popolo siriano", ha detto il presidente Rouhani prima di partire per la Russia, come citato dall'agenzia di stampa Tasnim.
Il vertice arriva pochi giorni dopo un incontro a sorpresa tra Putin e il presidente siriano Bashar Assad, che inaspettatamente ha visitato Sochi lunedì. Assad, le cui forze combattono i terroristi in Siria dal 2011, ha affermato che è stato grazie al sostegno russo che la Siria è ancora esistita come stato.
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