Evo Morales: «Continueremo la lotta di Che Guevara contro l'imperialismo»
Il leader rivoluzionario, medico, autore e comunista, continua ancora oggi ad influenzare gruppi politici di tutto il mondo
Nell’anniversario della nascita di Ernesto ‘Che’ Guevara, il rivoluzionario argentino ucciso nella giungla boliviana da agenti della CIA, il presidente boliviano, Evo Morales, gli ha reso omaggio esaltando la sua eredità politica.
«Ricordiamo gli 89 anni dalla sua nascita, con un profondo senso di responsabilità per continuare la sua lotta contro l’imperialismo #ElCheVive», ha twittato il presidente.
«#ElCheVive nella lotta dei popoli del mondo, indipendentemente dalle frontiere, ha combattuto le ingiustizie dell'imperialismo, noi le supereremo», ha aggiunto in un altro tweet.
#ElCheVive en la lucha de los pueblos del mundo, sin importar fronteras combatió las injusticias del imperialismo, venceremos. pic.twitter.com/BQmLaTd6Gg
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) 14 giugno 2017
Undici anni fa, quando Morales giunse al potere, invocò il messaggio di Guevara nel suo invito all’unità di tutti i popoli indigeni dell’America Latina per conquistare la loro liberazione.
«Continueremo a combattere per la liberazione della Bolivia e delle Americhe, la lotta che Tupac Katari non ha completato sarà ripresa. La lotta che Che Guevara ha lasciato incompiuta, la porteremo a termine», affermò il leader boliviano nel suo discorso.
Nato a Rosario, in Argentina, il 14 giugno 1928, il leader rivoluzionario, medico, autore e comunista, continua ancora oggi ad influenzare leader e gruppi politici di tutto il mondo.
Mentre la sua immagine iconica può essere stampata su magliette, poster e altri memorabilia prodotti in massa, sono i suoi discorsi che tutt’oggi forniscono una fonte d'ispirazione.
53 anni fa, Guevara era davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York per denunciare gli Stati Uniti.
«Ma la filosofia del saccheggio non è solo finita, è più forte che mai», dichiarò allora.
Quel discorso, rivolto ad altri Stati che opponevano agli Stati Uniti, rimane ancora rilevante, più di cinque decenni dopo.
Se oggi ‘Che’ Guevara fosse vivo, le sue richieste a Washington sarebbero rimaste molto simili: porre fine al ‘bloqueo’ genocida contro il popolo di Cuba e la rimozione tutte le basi navali degli Stati Uniti, in particolare quella di Guantanamo Bay.