Facebook e Israele: tra censura e ipocrisia
Ancora non è stato definitivamente approvato alla Knesset un disegno di legge che darà ai tribunali israeliani il potere di chiudere, senza appello, siti web che “incitano contro Israele” che Facebook precorre i tempi chiudendo, nei primi giorni del 2017, account di numerosi attivisti palestinesi; in particolare di quelli – come Ghofran Zamel - impegnati nel sostegno ai detenuti palestinesi incarcerati senza processo.
Intanto su Facebook dilagano le Pagine e i Gruppi a sostegno di Elor Azaria, soldato israeliano condannato per avere ucciso a sangue freddo un ragazzo palestinese già a terra, immobilizzato e neutralizzato. (qui il video). Per la grazia a Elor Azaria si è già espresso il premier Benjamin Netanyahu, ovviamente con un post su Facebook.
Francesco Santoianni