Fermiamo la repressione anticomunista in Ucraina!

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Dichiarazione del Partito Comunista della Federazione Russa

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Traduzione dal russo di Mauro Gemma per Marx21.it

Libertà per Alla Aleksandrovskaya!

Sul territorio dell’Ucraina continuano a compiersi atti di arbitrio giuridico e di ricatto politico. Un’altra vittima della scandalosa pressione è la difensora degli interessi dei cittadini più svantaggiati del paese, deputata dell’Ucraina per quattro legislature, cittadina onoraria della città di Kharkov, prima segretaria del Comitato regionale di Kharkov del Partito Comunista di Ucraina, Alla Aleksandrovskaya. Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha illegalmente arrestato la compagna con accuse inventate di “minaccia all’integrità territoriale e all’inviolabilità dell’Ucraina”. Il 30 giugno, il Tribunale Distrettuale Kievsky di Kharkov, in base a prove inventate, ha sentenziato la custodia di due mesi di Alla Aleksandrovskaya.

Ciò che sta accadendo a Kharkov si inserisce perfettamente nella campagna propagandistica per la cosiddetta “decomunistizzazione”. E’ da lungo tempo che Alla Aleksandrovskaya è bersaglio di una martellante campagna dei media ucraini. Da parte dei nazional-radicali, nei suoi confronti, sono state avanzate accuse infondate, sono risuonate minacce, attuate provocazioni, e persino aggressioni e percosse. Tutte queste manifestazioni, che palesemente richiamano i metodi di Bandera, violano la Costituzione del paese, ma le autorità ucraine non hanno fatto nulla per impedirli. La ragione sta nel fatto che il regime al potere in Ucraina si ispira ad essi, pratica la violenza nei confronti dei dissidenti e perseguita i comunisti.


Questa volta la vittima della politica ispirata dalle più alte cariche di Kiev è stata una donna di 68 anni, che ha seri problemi di salute. In stato di detenzione A. A. Aleksandrovskaya ha già subito una crisi ipertensiva. Nonostante ciò, continua a rimanere in carcere. La natura del caso fabbricato ad arte è sempre più evidente e la situazione che è venuta a determinarsi è solo una manifestazione di intolleranza.

Noi esigiamo dalle autorità dell’Ucraina l’immediata liberazione di Alla Aleksandrovna Aleksandrovskaya dalla detenzione da parte del Servizio di sicurezza.

Chiediamo alla comunità internazionale di sostenere questa donna coraggiosa e di ergersi a sua difesa per proteggerla dalla persecuzione politica. Facciamo appello alle organizzazioni internazionali democratiche e di difesa dei diritti umani perché chiedano alle autorità ucraine l’immediata liberazione di A.A. Aleksandrovskaya, la rigorosa osservanza dei principi dello stato di diritto, la tutela dei diritti e delle libertà democratiche dei cittadini! Confidiamo in una posizione di principio su tale questione da parte del Consiglio per i diritti dell’uomo dell’ONU, del Parlamento Europeo, dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, dell’organizzazione “Amnesty International” e di “Human Rights Watch”. Contiamo sulla solidarietà dell’Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici, della Federazione Democratica Internazionale delle Donne e di altre associazioni.

LIBERTA’ PER ALLA ALEKSANDROVSKAYA!

Il presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa
Ghennady Zyuganov

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