Foreign Policy: Gli USA lasceranno nelle mani della Russia il futuro di Assad

Foreign Policy: Gli USA lasceranno nelle mani della Russia il futuro di Assad

In un articolo, la rivista statunitense 'Foreign Policy' ritiene che gli USA lasceranno nelle mani della Russia il futuro del presidente siriano.

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In un articolo pubblicato oggi sulla nota rivista nordamericana di politica internazionale, 'Foreign Policy, che cita fonti diplomatiche degli Stati Uniti, il Segretario di Stato USA, Rex Tillerson, in un nel corso di un incontro privato con il Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Antonio Guterres, ha affermato che il destino del leader siriano Bashar Al-Assad ora è nelle mani della Russia, e che la priorità dell'amministrazione Trump è limitata a sconfiggere l'ISIS.
 
Mosca ha più volte sottolineato che il futuro del governo siriano deve essere deciso solo dal popolo di questo paese e a nessun altro.

 
Secondo quanto riportato dalla rivista, Tillerson ha ribadito che la priorità di Washington in Siria è la sconfitta del gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo) e ha indicato che le azioni delle forze armate degli Stati Uniti contro le forze fedeli al governo siriano sono state fatte per raggiungere obiettivi tattici limitati, tra i quali scoraggiare gli attacchi chimici, di cui Washington accusa Damasco e difendere le forze anti-ISIS.
 
Nell'articolo si sottolinea che la posizione di Tillerson riflette un riconoscimento del fatto che il governo siriano, sostenuto da Russia e Iran, sta emergendo come il vincitore politico probabile del  lunga guerra in corso da sei anni nel paese arabo.
 
La posizione di Tillerson in merito ad Assad è stata a dir poco ondivaga. Alcuni giorni prima dell'attacco USA alla base siriana di Shayrat in rappresaglia al presunto attacco chimico delle truppe siriane nella provincia di Idlib, dichiarò che il futuro di Assad doveva essere scelto dai siriani.
 
A Tillerson fece eco la dichiarazione della rappresentante USA all'ONU, Nikki Haley, la quale sostenne che la priorità dell'amministrazione Trump era la sconfitta dell'ISIS e non Assad. Sia Tillerson che Haley mutarono lo loro posizione. In particolare, Tillerson dichiarò che "il regno di Assad stava volgendo al termine".
 
Oggi, secondo fonti di FP, Tillerson ha dichiarato che  “quello che succede ad Assad è un problema della Russia, non il governo degli Stati Uniti,” aggiungendo che "il governo degli Stati Uniti risponderà alla minaccia terroristica”, ma è indifferente, in sostanza, “se Assad va via o rimane.”
 
 

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