Successi geopolitici sotto la guida di Hugo Chávez

Successi geopolitici sotto la guida di Hugo Chávez

Fin dal suo arrivo al potere nel 1999, il presidente rafforzò l’integrazione dell’America Latina e i Caraibi, oltre a stringere importanti alleanze con il resto del mondo

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da teleSUR
 

La visione di Hugo Chávez Frias è sempre andata oltre le frontiere del paese che governava. Da gran stratega che fu, fece conoscere la grandezza della sua terra e della sua gente in tutto il mondo, incoraggiò inoltre altri popoli fratelli a costruire una rivoluzione ispirata agli ideali patriottici del Libertador Simón Bolívar. 

 

Fin dal suo arrivo al potere nel 1999, il presidente rafforzò l’integrazione dell’America Latina e i Caraibi, oltre a stringere importanti alleanze con il resto del mondo. Efficaci meccanismi di integrazione regionale e internazionale furono da lui promossi, realizzando accordi di cooperazione economica, commerciale e finanziaria. Conquistò riposto e credibilità nel mondo. 

 

Chávez, con la sua visione geopolitica globale, smantellò la struttura coloniale attraverso proposte integratrici come l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nuestra America (ALBA), Unasur, l’Oleodotto del Sud, la rete di comunicazione TeleSur, la Banca del Sud, Petrocaribe e la Celac. 

 

Nel su primo anno di mandato, Chávez diede impulso al vertice dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), dell’anno 2000, a misure di vasta portata come la banda dei prezzi, politiche economiche, ambientali e sociali, invitando al contempo a coordinare strategie per equilibrare la produzione. 

 

Grazie alla sua politica petrolifera, il presidente venezuelano ha contribuito in maniera decisiva a tirare fuori l’OPEC da una profonda crisi e a elevare i prezzi del petrolio del mille per cento durante il suo mandato, in modo da ottenere «un prezzo equo per produttori e consumatori» sul mercato internazionale. 

 

Il Prezzo del petrolio 

 

Nel 2000, i paesi membri dell’OPEC lavorarono per mantenere il barile di petrolio tra i 22 e i 28 dollari, prezzi mantenuti fino al termine del 2003 quando, grazie al crescente consumo della Cina, i prezzi cominciarono a salire alle stelle. 

 

Poco tempo dopo, Chávez predisse che il prezzo del barile avrebbe raggiunto i 100 dollari. Il tempo gli avrebbe dato ragione, visto che i prezzi giunsero a superare i 150 dollari al barile nella metà del 2008 e si sarebbero mantenuti al costo medio di 100 dollari fino al 2013. 

 

Altri risultato del presidente Chávez in seno all’OPEC, fu il ritorno dell’Ecuador nell’organizzazione che avvenne nel 2007. 

 

Paesi beneficiati dalla creazione di Petrocaribe

 

Grazie all’iniziativa di Chávez di creare Petrocaribe il 29 giugno del 2005, si stabilirono alleanze in materia petrolifera tra il Venezuela e alcuni paesi caraibici. 

 

Le politiche energetiche di questa alleanza includevano il petrolio così come suoi derivati: gas, energia elettrica, cooperazione tecnologica e formazione, sviluppo di infrastrutture energetiche, e l’utilizzo di fonti alternative come l’eolico e il solare. 

 

Tra i paesi membri dell’organismo ci sono Venezuela, Cuba, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Antigua e Barbuda, Bahamas, Belize, Dominica, Granada, Guyana, Giamaica, Suriname, St. Lucia, Guatemala, El Salvador, Saint Kitts e Nevis e St. Vincent e Grenadine, e Haiti. Bolivia ed Ecuador partecipano in qualità di osservatori. 

 

La maggioranza dei paesi che riunirono all’alleanza Petrocaribe attraversavano grandi problemi economici, per cui questo progetto diede grandi benefici ai loro popoli. 

 

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

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