Gli "appelli" sulla Siria: Lo spettacolo (triste) del circo mediatico continua
di Francesco Santoianni
The show must go on. Lo spettacolo del circo mediatico continua. E così, liberata Aleppo est dai jihadisti che l’occupavano da quattro anni, spenti gli strazianti appelli dell’”ultimo pediatra”; dell’“ultimo clown”; dell”ultimo uomo”.... ritorna, a grande richiesta dei Signori della Guerra, l’appello di Bana la bambina che twitta: un personaggio inventato di sana pianta dal compianto Aleppo Media Center.
Che ora - incolume come i tagliagole di Al Nusra, che, grazie al salvacondotto decretato da Assad, e attuato dalla Croce Rossa Internazionale, hanno potuto allontanarsi da Aleppo est - giunta in Turchia e ricevuta dal macellaio Erdogan, lancia un ennesimo appello - questa volta a Donald Trump “per salvare i bambini siriani” – strombazzato da tutti i media main stream del mondo.
Peccato che nessuno di questi media abbia ripreso un altro appello di questi giorni. È quello di Emile Katty, un chirurgo francese-siriano dell’ospedale Al Rajaa di Aleppo. “Questi sono due apparecchi per l’anestesia neonatale: guasti, non possiamo far arrivare i pezzi di ricambio a causa delle sanzioni. Se questi apparecchi funzionassero, avremmo salvato la vita ad alcuni bambini. E questo, prodotto in Italia, è un arco radiologico, uno strumento prezioso in tante emergenze ma in modo particolare decisivo quando si ha a che fare con ferite da arma da fuoco, perché consente di individuare al millimetro la posizione della pallottola. Anche in questo caso ci manca un pezzo di ricambio (...) Sempre per colpa delle sanzioni decretare dagli USA e dall’Unione Europea”
P.s. “Nell’immagine dell’articolo: sullo sfondo Federica Mogherini, artefice delle sanzioni UE alla Siria; in primo piano una apparecchiatura radiologica digitale ad arco a c mobile. Prima della guerra, in Siria erano in funzione almeno venti di queste apparecchiature.”