Mosca: "Gli Stati Uniti sono in Siria senza una base legale, minando le norme del diritto internazionale"
Il rifiuto degli Stati Uniti di ritirare le loro truppe dalla Siria è un riflesso dell'atteggiamento sdegnoso di Washington nei confronti delle norme del diritto internazionale, secondo il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov.
Gli Stati Uniti sono in Siria senza una base legale, sminuendo le regole del diritto internazionale, ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov.
Ryabkov ha ricordato che gli Stati Uniti "sno entrato in Siria senza un invito del governo legittimo di questo paese e senza una decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". "Non hanno basi legali per essere lì", ha aggiunto.
"Riflessione sull'atteggiamento sprezzante così caratteristico di Washington"
La presenza militare statunitense nel paese arabo "è un riflesso dell'atteggiamento sprezzante così caratteristico di Washington - in particolare oggi - verso le norme e le esigenze del diritto internazionale", ha lamentato il vice cancelliere russo.
Questo tipo di comportamento, secondo Riabkov, è "completamente contrario alla linea che la Russia mantiene rigorosamente".
Una parte del contingente russo rimarrà in Siria
Nel frattempo, il Cremlino ha commentato le dichiarazioni di Washington sul fatto che la Russia non ritirerà tutte le sue truppe dalla Repubblica Araba. Il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov ha confermato che, in realtà, la Russia manterrà la base temporanea di Kmeimim e Tartus, "come annunciato dal presidente e comandante supremo delle forze armate Putin".
Per quanto riguarda il successo che gli Stati Uniti si attribuiscono per aver sconfitto l'ISIS in Siria, Peskov ha risposto con questo proverbio: "la vittoria ha cento padri e la sconfitta è orfana".