L'ONU si dichiara "preoccupata" per il sostegno di Israele ai gruppi terroristi in Siria

L'ONU si dichiara "preoccupata" per il sostegno di Israele ai gruppi terroristi in Siria

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Stefano Mauro - Contropiano


Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo ai contatti tra i militari dell’esercito israeliano ed i miliziani appartenenti ai diversi gruppi jihadisti che si trovano nella parte meridionale della Siria (provincia di Deraa) e nelle Alture del Golan.


In un recente report realizzato dall’ONU (8 Giugno), Guterres si è soffermato sull’aumento progressivo dei contatti tra le due parti, come è stato verificato dagli Osservatori ONU dislocati nel Golan.


Gli Osservatori hanno documentato almeno 16 incontri tra la forze israeliane ed i miliziani “ribelli” nelle zone di confine che includono “il Monte Hermon, la zona di Quneitra e le Alture del Golan” nel periodo che va dal Marzo 2017 fino al mese scorso. Il rapporto prosegue  indicando che “relativamente al periodo tra marzo e maggio ci sono stati numerosi incontri tra i militari israeliani ed i miliziani jihadisti lungo il confine con scambio di armi, medicinali e apparecchiature militari




Lo stesso quotidiano Wall Street Journal  riporta, proprio in questi giorni, che ”Israele continua a rifornire e sostenere i diversi gruppi ribelli dell’area impegnati nella lotta contro Assad ed i suoi alleati russi, iraniani e libanesi”  pur di mantenere una zona cuscinetto dai suoi confini.


Nel 2016 Israele, secondo il quotidiano USA, ha creato un’unità speciale che ha avuto il compito di distribuire aiuti israeliani ai diversi gruppi. Questi aiuti consistevano in “armi, munizioni, stipendi da dare agli jihadisti”.


Intervistato dal WSJ, il portavoce del gruppo “Combattenti del Golan” (gruppo legato ad Al Qa’eda), Motassam al Golani, ha ringraziato Tel Aviv per aver combattuto al loro fianco: indirettamente con la fornitura di armi e direttamente con il sostegno dell’aviazione e dell’artiglieria. Lo stesso Al Golani è arrivato a  dichiarare che “se non fosse stato per Israele, non avremmo mai potuto tenere testa all’esercito siriano di Assad”.


La stessa emittente Russia Today (RT) ha ripreso la notizia intervistando altri miliziani. Il capo di un altro gruppo jihadista in Golan, Abu Sahib, ha dichiarato “che come comandante della mia formazione prendo uno stipendio di 5000 dollari all’anno, versati da Israele”. Durante l’intervista il leader del gruppo ha indicato che la collaborazione con Tel Aviv dura dal 2013 ed è stata fondamentale per continuare a contrastare l’esercito lealista di Assad in tutta l’area, visto che “Israele continua ad inviare soldi e armi non solo al nostro gruppo, ma a tutti i gruppi che combattono nel Golan”.


Secondo le autorità di Damasco il report dell’ONU “conferma quello che le nostre agenzie stampa affermano da tempo”. In diverse occasioni, infatti, le truppe lealiste avevano confiscato ai ribelli armi di provenienza israeliana o avevano documentato il trasporto di jihadisti feriti negli ospedali israeliani. In una nota ufficiale Damasco ha aggiunto che “il network jihadista che Israele sostiene in Siria, fornendo armi, è lo stesso dei terroristi che commettono
degli attentati in Europa”.


Ufficialmente il governo di Netanyahu ha smentito le accuse sul finanziamento ai gruppi takfiri definendole “false”.  Sembra, invece, più credibile il ministro israeliano degli affari militari, Moshe Ya’alon, che qualche mese fa aveva dichiarato che Daesh “si era scusato, per aver bombardato erroneamente  Israele per la prima volta”, ammettendo tacitamente l’alleanza con i gruppi legati alla galassia salafita.
 

http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=S/2017/486

https://www.wsj.com/articles/israel-gives-secret-aid-to-syrian-rebels-1497813430


(articolo pubblicato anche su NenaNews)

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti