I referendum sull'Ue "strumenti di distorsione e massiccia disinformazione". Pierre Moscovici
Nel suo primo intervento dopo la vittoria di Donald Trump negli Usa, Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici dell'Ue, ha dichiarato che la crisi istituzionale in Europa sta creando malcontento tra la popolazione che chiede un cambiamento, come è avvenuto negli Stati Uniti, e questo potrebbe generare un risultato sconosciuto, "distruggere" l'Ue, riporta il Guardian.
In questo senso, Moscovici ha espresso il suo stupore per questo scenario, lanciando una domanda: "Come possono gli europei concludere che, dal momento che l'Europa non sta funzionando, sarebbe meglio distruggerla?».
Il fatto che una parte della popolazione non può più interagire con i sistemi esistenti, la porta a cercare nuove forme di espressione e nuovi rappresentanti per affrontare le loro preoccupazioni, ha sostenuto il funzionario. "Questi elettori si considerano i perdenti della globalizzazione."
Con la perdita di istituzioni affidabili, secondo lui, ci saranno più voti di protesta, perché le persone si sentono come abbandonate al loro destino e che le organizzazioni di assistenza non sono più in grado di proteggerle.
"Come risultato, le nostre società, le nostre economie, i nostri confini sono a rischio di chiusura, se non rafforziamo l'impegno tra l'Europa e i suoi cittadini ", ha detto Moscovici.
Oltre a porre l'euro al centro di una rinnovata Ue, il commissario ha chiesto di porre fine ad un ulteriore allargamento del blocco, suggerendo che l'UE potrebbe essere salvata solo concentrandosi su 19 paesi, il "cuore pulsante" definito da Mosocivici.
Moscovici ha poi condannato i referendum come "strumenti di distorsione e massiccia disinformazione", aggiungendo che "ogni volta che è indetto un referendum sull' Europa, la risposta è no". "Tutti sanno che in un referendum sull'Europa non vi è alcuna simmetria. I sostenitori del 'no' colgono ogni opportunità per suscitare emozioni e attizzare le paure, mentre il fronte del 'sì' è condannato a cercare di spiegare una un pò noiosa, molto complessa razionalità ".
Muscovici ha anche esortato i suoi colleghi europei a non essere ingenui o pensare che l'UE è pronta per un salto in avanti federalista sostenendo che una tale mossa non sarebbe tollerata nei paesi dell'Europa orientale intenti a riscoprire la loro sovranità nazionale al di fuori dell'ex Unione Sovietica.