Assad: "Il mio compito non è chiedere di accogliere i rifugiati siriani, ma di ristabilire la sicurezza per farli tornare in Siria"
Il Presidente siriano Bashar Al-Assad ha dichiarato, in un'intervista con il sito Yahoo News, che la sua responsabilità non è quella di chiedere a qualsiasi presidente di consentire l'ingresso dei siriani nel loro paese per accoglierli come rifugiati, ma ripristinare la stabilità per farli tornare in Siria.
Rispondendo a una domanda circa la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di impedire il flusso di profughi o migranti da paesi a maggioranza musulmana, tra i quali i profughi siriani, perché a suo giudizio, possono ledere gli interessi del paese nordamericano, il presidente siriano Assad ha risposto che questo problema è legato alla sovranità degli Stati Uniti, ogni paese ha il diritto di stabilire norme per l'ingresso, si può essere d'accordo o no, ma se gli si chiedete come presidente, responsabile dello Stato siriano "vi dico che la mia responsabilità non è quella di chiedere a qualsiasi presidente di consentire l'ingresso dei siriani nel loro paese per diventare rifugiati lì, ma la mia responsabilità è quella di ripristinare la stabilità per farli tornare in Siria. Pertanto, non voglio sostenere che questo sia giusto o sbagliato; Questo è un problema degli Stati Uniti.".
In merito alla questione se alcuni di questi rifugiati sono legati ai terroristi dal suo punto di vista, il presidente Al-Assad ha affermato: "Sicuramente è possibile trovare su internet, e visualizzare le foto delle stesse persone, in alcuni casi, di quei terroristi che trasportano mitragliatrici o le persone che uccidono, per poi vedere altre immagini come rifugiati pacifici in Europa o l'Occidente in generale, si è vero."
Sul numero di terroristi che potrebbero essere tra i 4,8 milioni di rifugiati siriani, il presidente Al-Assad ha replicato: "Nessuno ha una cifra sul numero di questi terroristi, nessuno lo sa, perché nessuno può identificare tutti i terroristi per conoscere la percentuale tra i rifugiati, proprio nessuno".
Se dal suo punto di vista ritiene che il numero dei terroristi sia significativo, il leader siriano ha spiegato: "Il problema non è correlato a una cifra significativa in quanto non c'è bisogno di molti terroristi a commettere atrocità ... L'attacco dell'11 settembre (2001) è stato commesso da solo 15terroristi, tra i milioni di immigrati negli Stati Uniti, per questo il problema non è legato al numero di terroristi, ma alle loro intenzioni ed efficacia."