ONU: il Venezuela sostiene la riforma del Consiglio di Sicurezza

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L’ambasciatore Rafael Ramírez, ha reiterato presso l’assemblea straordinaria delle Nazioni Unite a New York, l’impegno del Venezuela per portare a termine la riforma del Consiglio di Sicurezza, senza modificare il suo scopo e la sua natura, considerato il fatto che, dopo 20 anni di discussioni, si trova in una tappa avanzata.

Il rappresentante permanente del Venezuela presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), ha indicato che c’è bisogno di maggiore volontà politica per avanzare. “È necessaria una riforma che si traduca in una migliore partecipazione degli stati membri nelle discussioni di questo organismo, affinchè le loro opinioni vengano prese in considerazione nel processo decisionale".
"Il Consiglio di Sicurezza deve avere un carattere più rappresentativo, democratico e trasparente, in sintonia con i segni dei tempi attuali", ha esortato.

Ha anche spiegato che prima di un eventuale e inevitabile allargamento, il processo di riforma dovrebbe assicurare l'inserimento dei paesi in via di sviluppo appartenenti alle regioni dell'Africa, dell'America latina, dei Caraibi, dell'Asia e del Medio Oriente.

L'ambasciatore ha poi affermato che il Consiglio di Sicurezza non può essere utilizzato in modo diverso da quello per cui è stato concepito: salvaguardare la pace e la sicurezza a livello internazionale.
"Non possiamo accettare la presenza di organismi all'interno delle Nazioni Unite, come nel caso del Consiglio di Sicurezza, se agiscono in violazione della Carta delle Nazioni Unite", ha detto.

Il Consiglio di Sicurezza è un organismo dell'ONU che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, ha la responsabilità primaria di mantenere la pace e la sicurezza a livello internazionale. Tutti i membri delle Nazioni Unite accettano di rispettare le decisioni che scaturiscono da questo organismo. Tali decisioni sono le uniche che gli stati membri sono obbligati a compiere.

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