Il Times rivela: Trump spiato dai servizi del Regno Unito
Citando alcune parti di un libro scritto da Michael Wolff, intitolato "Fire and Fury: Inside the Trump White House", il Times rivela che Tony Blair avrebbe avvertito il genero di Trump sull'opera di spionaggio effettuata in occasione della campagna elettorale
L’elezione che ha portato il magnate Donald Trump alla Casa Bianca, si tinge ancora più di giallo. Questa volta, però, non c’entrano spie russe venute dal freddo. Ma un alleato di ferro come il Regno Unito. A rivelarlo è il quotidiano londinese The Times.
Il quotidiano informa che l’ex primo ministro del Regno Unito, Tony Blair, lo scorso febbraio ha avuto un incontro con il genero di Trump, Jared Kushner, e un importante consigliere alla Casa Bianca.
Citando alcune parti di un libro scritto da Michael Wolff, intitolato "Fire and Fury: Inside the Trump White House", il Times rivela che Blair avrebbe informato i summenzionati politici statunitensi circa una «succulenta indiscrezione» sull’opera di spionaggio effettuata dall’intelligence britannica nei confronti di Trump nel periodo della campagna elettorale, «ascoltando telefonate, altre comunicazioni e possibilmente Trump stesso».
Secondo il Times, un mese dopo questo incontro, la Casa Bianca ha annunciato che la Trump Tower, situata a New York, è stata oggetto di intercettazioni durante le elezioni dal quartier generale delle comunicazioni del governo britannico (GCHQ), tuttavia , il centro ha respinto l'accusa e l'ha descritta come "assolutamente ridicola".
Un portavoce di Tony Blair, però, si affretta a smentire: «Questo è categoricamente assurdo. Si tratta di una fabbricazione. Quanto raccontato non corrisponde alla realtà e semplicemente non corrisponde al vero».