Assad: "Abbiamo contrastato il progetto occidentale, ma la battaglia deve continuare fino alla vittoria"
Nel corso di una conferenza organizzata dal Ministero degli esteri, il Presidente siriano, Bashar al Assad ha dichiarato che "l'Occidente ora vive un conflitto esistenziale ogni volta che percepisce che uno Stato vuole prendere parte al suo ruolo."
"Abbiamo pagato un prezzo molto alto in questa guerra, ma siamo stati in grado di contrastare il progetto occidentale, ma quando si parla di contrastare il progetto occidentale non significa che abbiamo vinto, perché la battaglia continua, i segni di vittoria sono presenti ma la vittoria in sé è qualcos'altro", ha dichiarato il Presidente siriano Bashar al Assad nel corso del suo intervento alla Conferenza organizzata dal ministero degli esteri e che ha avuto come ospiti delegazioni di vari Paesi.
Assad ha sottolineato che cambiare una posizione non significa un cambiamento nella politica perché l'Occidente è come un serpente che cambia pelle a seconda della situazione, sottolineando che i media e la guerra psicologica esercitata da loro nel corso degli anni "non potevano influire su dii nella lotta contro il terrorismo spingendoci verso la paura e l'incertezza."
"Abbiamo combattuto il terrorismo dal primo giorno e continuiamo a farlo finché ci sarà un solo terrorista sul suolo siriano, dal momento che la lotta contro il terrorismo è un obiettivo ed è la base di ogni nostra azione", ha aggiunto.
Assad ha ribadito che, pur continuando la lotta al terrorismo, non c'è spazio per l'idea di fatto compiuto o di divisione della Siria sottolineando che l'obiettivo dietro le zone demilitarizzate è quello di fermare lo spargimento di sangue e di portare aiuti umanitari ed il ritorno alla normalità.
"Noi continueremo nella prossima fase perseguendo i terroristi in tutto il mondo in collaborazione con gli amici e attraverso riconciliazioni nazionali che si sono dimostrate efficaci, e aumenteremo i contatti esterni per promuovere l'economia e le opportunità economiche con il sostegno diretto dei nostri amici politici, economici e militari che ha reso più grande la possibilità di avanzare nel campo della battaglia e ha ridotto le perdite. Sono i nostri partner di fatto." è il riferimento di Assad a Russia, Cina, e Iran per il loro ruolo nel conflitto siriano.
Il presidente siriano ha assicurato che tutto ciò che riguarda il destino e il futuro della Siria è un fatto esclusivamente dei siriani e che l'integrità territoriale della Siria è una cosa evidente e indiscutibile.
"La guerra non ha cambiato minimanete i nostri principi e la questione della Palestina rimane essenziale per noi e 'Israele' rimane un nemico che occupa le nostre terre e continueremo a dare sostegno a ogni gruppo di resistenza nella regione", ha poi concluso Assad.