Indipendenza ed equilibrio. La politica estera della Francia di Marine Le Pen

Indipendenza ed equilibrio. La politica estera della Francia di Marine Le Pen

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Il candidato del Fronte nazionale alle elezioni presidenziali del 23 aprile ha tenuto una conferenza stampa il 23 febbraio per esprimere la sua visione del paese a livello internazionale. "Indipendenza" e "equilibrio" sono le parole d'ordine del progetto.

"Dobbiamo ristabilire il contatto con la realtà del mondo. La negazione della realtà ci sta costando caro", ha dichiarato Marine Le Pen a Parigi nel corso della sua seconda conferenza  importante. Questa volta, la diplomazia, il posto della Francia nel mondo e la visione geostrategica sono stati gli argomenti trattati

Il presidente del FN ha tenuto il suo discorso di fronte a molti giornalisti e rappresentanti di 42 paesi stranieri, tra cui gli ambasciatori dalla Cambogia, Cuba, Arabia Saudita, Albania e Vietnam.

 
Dopo l'irruzione di un'attivista delle Femen, il patron del Fronte Nazionale ha tenuto un discorso di un'ora sul sua progetto per la Francia su piano internazionale.

Secondo la Le Pen, in questi ultimi anni, la diplomazia francese e più in generale occidentale non ha voluto guardare le realtà del mondo in faccia. In materia di immigrazione, ha detto, è stato "irresponsabile non vedere in questi grandi movimenti di popolazione un grave problema geopolitico e, in alcuni casi, una minaccia per la pace e l'equilibrio del mondo."

Allo stesso modo, ha sottolineato, l'invasione dell'Iraq e la "dissoluzione" dell'esercito locale è stato "un errore". Allo stesso modo anche il supporto agli "islamisti moderati  in Siria" da parte dei paesi occidentali "è stato ed è un errore."

Il laeader del Fronte Nazionale ha preso ad esempio il recente rapporto parlamentare del Regno Unito sulle responsabilità durante l'invasione dell'Iraq e che "pone in primo piano l'ignoranza delle realtà e l'ignoranza del terreno."

"L'indipendenza e l'equilibrio"

Marine Le Pen propone un cambiamento totale in materia di politica estera e basa il suo progetto internazionale per la Francia su due pilastri: "l'indipendenza e l'equilibrio."

Nel dettaglio, la Le Pen sostiene che la deterrenza nucleare "svolge il suo ruolo" e che il bilancio della difesa dovrebbe essere costituzionalmente stabilito e pari al 2% del PILper giungere al 3% alla fine dei cinque anni. La Le Pen vuole fare del principio di non interferenza un fondamento della sua diplomazia e si dice rammaricata che la Francia sia impegnata in "guerre che non sono le sue, per interessi che non sono i suoi e che sono in contrasto con gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite. Ha citato l'esempio della Libia o della Siria.

Per quanto riguarda quest'ultima, la Le Pen è stata molto dura con la diplomazia francese del governo di François Hollande. Secondo lei, della consegna di armi francesi ai "ribelli" ha beneficiato in parte Daesh e 'potrebbero aver ucciso dei francesi ".
 
Marine Le Pen è stata particolarmente contratia alla decisione francese di tagliare i rapporti con i servizi segreti siriani. "Quanti attacchi avremmo potuto evitare?".
 
"Anche in Europa, è giunto il momento di porre fine ad unìUE che distrugge l'Europa delle nazioni", ha detto Marine Le Pen. 

"L'Unione indebolisce la Francia, la separa dal mondo. Non posso vedere la Francia debole, dipendente"
 
"Dobbiamo porre fine a questa mostro burocratico. Che la  Merkel, Schulz e gli altri commissari lo vogliano o no, costruiremo un'altra Europa", ha promesso.

Se eletta, intende "revisionare i trattati europei e impegnarsi risolutamente nella costruzione di un'Europa delle nazioni libere."

 riguardo agli Stati Uniti Marine Le Pen ha parlato di un "alleato" che era stato "quasi un avversario." Ha parlato di "surriscaldamento strategico" e "eccessi nell'espressione di forza" di Washington citando gli esempi di Iraq, Libia, Siria o "gioco pericoloso" con gruppi terroristici.

Si spera dunque "un cambiamento", con l'avvento al potere di Donald Trump. Cambiamento che sarà "positivo per il mondo, ma anche per gli Stati Uniti." "Accolgo con favore il suo realismo e la volontà di cambiare", ha detto Marine Le Pen riferendosi a Trump.

Le Pen è tornata anche a parlare di NATo, definendola una struttura "anacronistica". Spera che la Francia lasci il comando integrato per "restaurare l'indipendenza" nazionale

Per Marine Le Pen, la Russia è un "elemento decisivo per l'equilibrio delle forze che possono pacificare la globalizzazione". Non ha esitato a dire che Mosca è stata matrattata dall'Ue e da una Francia sottomessa", ricordando l'episodio dell'annullamento della vendita di navi da guerra Mistral sotto pressione occidentale sulla scia crisi ucraina."La Russia non è l'Unione Sovietica", ha sottolineato il presidente del Fronte Nazionale ricordando che il Paese "ha pagato il prezzo più alto durante l'ultima guerra mondiale con 25 milioni di morti. 
 
Il presidente del partito Fronte Nazionale ha ricordato i legami particolare che Parigi ha con il continente africano. "Nessuna interferenza non significa indifferenza", ha detto Marine Le Pen, che ha assicurato che è normale che i paesi africani vicini alla Francia vedano in Parigi un alleato naturale pronto ad aiutarli e, se necessario, intervenire militarmente, come avviene oggi in Mali o in Africa centrale.

Marine Le Pen vuole il ritorno di un "Ministero della Cooperazione", dedicato in parte alle relazioni con l'Africa..

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