Kerry si arrende: "Aleppo e' andata"

Kerry si arrende: "Aleppo e' andata"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


PICCOLE NOTE
 

«Aleppo è andata, ma la Russia ha bisogno di una pace, ora è il momento di riprendere le trattative guidate dalle Nazioni Unite». Così John Kerry al Med, Forum internazionale organizzato dal ministero degli Esteri italiano, al quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

 

Una battuta, quella di Kerry, che vale la storia. In effetti l’esercito siriano e i suoi alleati (russi, hezbollah e iraniani) hanno ormai liberato oltre il 60% della zona Est di Aleppo, quella occupata dagli jihadisti.

 

Non abbiamo usato a caso il termine “liberato”, perché si tratta proprio di una guerra di liberazione, al contrario di quanto hanno riferito finora in maniera ossessiva i media mainstream.

 

Non servono altre parole per spiegarlo, ne abbiamo spese fin troppe sul nostro piccolo sito. Basta guardare i video provenienti da Aleppo, con la gente in festa dopo la fuga degli oppressori (cliccare qui per vedere i filmati che accompagnano un bell’articolo di Patrizio Ricci sul sito Vietatoparlare.it).

 

E condividere, di lontano, quella povera gioia dopo anni di intimidazioni, ristrettezze e paura (davvero qualcuno può credere che gli aleppini vivevano bene sotto il giogo di Al Nusra, al Qaeda?).

 

Resta da liberare parte della città, ma come da significativa affermazione di Kerry, ormai è un processo irreversibile, e la fase bellica dovrebbe essere conclusa a breve: motus in fine velocior (il moto alla fine è più veloce).

 

Lo sanno anche i cosiddetti ribelli, i quali dopo anni di dinieghi, si sono piegati a trattare. E lo fanno tramite la Turchia, dove si incontrano con siriani e russi (significativo che da tali colloqui sia esclusa Washington, a dimostrazione del nuovo della Russia in Medio Oriente).

 

Anche un piccolo incidente di percorso è stato risolto velocemente. Alcuni giorni fa il presidente turco Recep Tayyp Erdogan aveva dichiarato che l’esercito turco era entrato in Siria per cacciare Assad.

 

Affermazione che sembrava dovesse far saltare il banco, dal momento che dall’inizio della guerra Mosca ha sempre ribadito il suo sostegno al presidente siriano. È bastata una decisa e pubblica presa di posizione russa a far cambiare idea a Erdogan, che ha pubblicamente smentito.

 

D’altronde Erdogan ha bisogno più che mai della sponda russa, dal momento che vive un momento di isolamento internazionale per la sua politica repressiva e a causa della crisi economica che attanaglia il Paese (a questo proposito da poco è stato ufficializzato l’accordo russo-turco sul Turkish stream, che porterà il petrolio russo in Anatolia per essere poi commercializzato). Da qui un ritorno di “ragionevolezza” del presidente turco sulla crisi siriana.

 

Insomma, è andata. Resta però da trovare un accordo alto che suggelli la fine di questa fase della guerra e ponga le basi per un dialogo sul futuro dell’intero territorio siriano, partita ancora aperta, ma al momento meno importante.

 

Kerry ha spiegato che fino al 20 gennaio, data di insediamento di Trump (la cui vittoria alle presidenziali non è certo estranea al felice esito della battaglia di Aleppo), sarà ancora operativo.

 

Potrebbe essere lui a chiudere la partita, fosse anche per poter passare alla storia come colui che ha messo fine a questa sanguinosa, sporca, guerra.

 

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Un ricordo di Chávez sul Monte Sacro di Geraldina Colotti Un ricordo di Chávez sul Monte Sacro

Un ricordo di Chávez sul Monte Sacro

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Narrazioni fiabesche e mafie africane che gongolano di Michelangelo Severgnini Narrazioni fiabesche e mafie africane che gongolano

Narrazioni fiabesche e mafie africane che gongolano

Il (nuovo) miracolo cinese di Pasquale Cicalese Il (nuovo) miracolo cinese

Il (nuovo) miracolo cinese

La cooperazione tra Russia e Cuba non si ferma di Andrea Puccio La cooperazione tra Russia e Cuba non si ferma

La cooperazione tra Russia e Cuba non si ferma

Le manovre USA per screditare le Forze Armate Rivoluzionarie di Cuba di Hernando Calvo Ospina Le manovre USA per screditare le Forze Armate Rivoluzionarie di Cuba

Le manovre USA per screditare le Forze Armate Rivoluzionarie di Cuba

Cosa si nasconde dietro la pazzia (calcolata) di Macron di Giuseppe Masala Cosa si nasconde dietro la pazzia (calcolata) di Macron

Cosa si nasconde dietro la pazzia (calcolata) di Macron

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Tassare i ricchi di Michele Blanco Tassare i ricchi

Tassare i ricchi

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti