La biografia del presidente russo Vladimir Putin: una storia di leadership vera

La biografia del presidente russo Vladimir Putin: una storia di leadership vera

Nel giorno del suo 65° compleanno l'agenzia Tass ripercorre la carriera politica del leader russo

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



da Tass
 

Vladimir Putin è nato a Leningrado (attuale San Pietroburgo) il 7 ottobre 1952. Il padre Vladimir Putin (1911-1999) fu un subacqueo prima della seconda guerra mondiale. Nel 1941 fu arruolato nell’Armata Rossa. Dapprima, ha servito in un battaglione di sicurezza interna del NKVD (Commissariato Nazionale del Popolo per gli Affari Interni - l'allora equivalente del ministero dell'Interno) e poi nel 330esimo reggimento di fanteria della 86esima divisione dell’Armata Rossa. Fu gravemente ferito nel novembre 1941. Dopo la guerra ha lavorato come caposquadra presso l'impianto industriale di Yegorov a Leningrado. Sua madre Maria Shelomova (1911-1998), operaia, sopravvisse all'assedio nazista di Leningrado.

 

Nel 1975 Putin si è laurea presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Stato di Leningrado. Segue un corso di riqualificazione per gli operatori del KGB a Leningrado (1976) e a Mosca (1979) alla scuola superiore di Dzerzhinsky del KGB dell'URSS. Nel 1985 si è laurea all'Istituto Andropov del KGB dell'URSS (attualmente l'Accademia del servizio di intelligence straniero russo SVR).

 

Nel 1997 ha discusso una tesi intitolata Pianificazione Strategica del Ciclo produttivo del Minerale e delle Risorse di Base nel contesto delle relazioni economiche emergenti del mercato libero (San Pietroburgo e la regione di Leningrado) presso l'Istituto Minerario di San Pietroburgo.

 

Dopo la laurea presso l'Università Statale di Leningrado viene assegnato al KGB dell'URSS. Il suo primo incarico è nel segretariato e poi nell'unità di controspionaggio dell'Ufficio KGB per Leningrado e la regione di Leningrado. Dopo un corso di studi a Mosca viene trasferito al Dipartimento N. 1 (intelligence estera) dell'Ufficio KGB per Leningrado e la regione di Leningrado.

 

Nel 1985, gli viene assegnato un incarico presso l'ufficio KGB nella Repubblica Democratica Tedesca. Ha lavorato a Dresda fino al 1990. Ritorna in Unione Sovietica nel gennaio 1990.

 

A partire dal febbraio 1990 lavora come assistente per gli affari esteri al rettore dell'Università di Stato di Leningrado e poi, come consigliere del sindaco di Leningrado Anatoly Sobchak.

 

Nel giugno 1991, Putin è nominato alla presidenza del comitato per le relazioni esterne dell’Ufficio del Sindaco di San Pietroburgo. Il 20 agosto 1991, il giorno dopo l'introduzione dello stato di emergenza si dimette dal servizio di sicurezza statale.

 

Nel 1992, assume la carica di vicesindaco di San Pietroburgo mantenendo la posizione di capo del comitato per le relazioni esterne. 

 

Luglio 1998 - Agosto 1999 - direttore del Servizio di Sicurezza Federale (FSB). Il predecessore di Putin nel ruolo era Nikolai Kovalyov. Contemporaneamente, da marzo ad agosto 1999 - segretario del Consiglio di Sicurezza Russo.

 

Il 9 agosto 1999 il presidente Boris Yeltsin decide di licenziare il governo guidato da Sergey Stepashin e chiede alla Duma di Stato di sostenere Vladimir Putin come nuovo primo ministro russo. Lo stesso giorno Putin viene nominato primo vice presidente del governo russo e contemporaneamente come responsabile del Gabinetto dei Ministri.

 

Il 16 agosto 1999, la Duma di Stato approva la nomina di Putin come primo ministro (con il sostegno di 233 legislatori dei 439 che partecipano al voto). Le prime settimane e mesi di Putin in carica come numero uno nel governo russo vedono l’intrusione di militanti ceceni in Daghestan, una serie di attacchi terroristici nelle città russe (Buinaksk, Volgodonsk e Mosca) e l'avvio di un'operazione controterroristica nel Caucaso settentrionale.

 

Il 31 dicembre 1999, il presidente Boris Yeltsin annuncia le sue dimissioni, lasciando così i compiti presidenziali nelle mani di Putin.

 

Il 26 marzo 2000 la Russia va ad elezioni anticipate con undici candidati partecipanti. Putin esce dal vincitore con il 52,94% dei voti nel primo turno. Il candidato comunista Gennady Zyuganov giunge alle sue spalle con il 29,21%. 

 

Il 14 marzo 2004 Putin viene eletto per un secondo mandato con il 71,31% al primo turno (il candidato comunista Nikolai Kharitonov è secondo con il 13,69%).

 

Nel 2008-2012 Putin guida il partito Russia Unita (senza essere membro del partito).

 

Il 24 settembre 2011, l'allora presidente Dmitry Medvedev chiede al congresso nazionale del partito Russia Unita di nominare Putin comepresidente della Russia ancora una volta.

 

Nella tornata elettorale del 4 marzo 2012 Putin viene eletto presidente con una maggioranza del 63,6% al primo turno. Il comunista Gennady Zyuganov è secondo con il 17,18%. A partire dal 2012, il mandato presidenziale viene esteso a sei anni con un emendamento alla Costituzione introdotto il 30 dicembre 2008.

 

Dal 12 giugno 2013 Putin è leader del movimento non governativo ‘Fronte del Popolo di Tutta la Russia’.

 

Presidente del consiglio di amministrazione della Società Geografica Russa (dal 2010) e della Lomonosov Moscow State University (dal 2013).

 

Redditi dichiarati nel 2016 - 8.858 milioni di rubli (152.000 dollari).

 

Grado militare - Colonnello, in pensione.

 

Titolare di quasi 20 decorazioni e riconoscimenti russi e stranieri.

 

Nel 2007, la rivista Time nomina Putin Personaggio dell’Anno.

 

Nel 2013, 2014, 2015 e 2016 Putin è in cima all'elenco di Forbes delle persone più potenti.

 

Nel 2017, il canale televisivo USA Showtime trasmette il documentario The Putin Interview di Oliver Stone, basato su oltre due dozzine di appuntamenti con il presidente russo, filmato per un periodo di due anni.

 

(Traduzione dall’inglese per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti