Liberali e radicali di "sinistra" reagiscono agli attentati di Barcellona: gattini su Twitter
Oggi si è svolta la prima manifestazione di solidarietà nei confronti delle vittime. Sembrava un remake del corteo di qualche mese fa, in cui si urlava "meno turisti e più migranti
di Omar Minniti
La "sinistra" liberale e pseudo-radicale europea, ormai in coma e meritevole di eutanasia, reagisce ai due attentati terroristici in Catalogna. Lo fa affidandosi alle dichiarazioni "peace&love" della sindaca femminista di Barcellona, che vanta una "città aperta al mondo, coraggiosa e solidale". Ed a migliaia di foto di gattini postate su Twitter, per spostare l'attenzione altrove, dimostrare di non aver paura, di non provare odio e rancore nei confronti degli jihadisti, di non voler "generalizzare". Poi ci sono i soliti gessetti colorati, le candeline, gli orsetti ed i #PrayForBarcelona e #JeSuisBarcelona.
Oggi si è svolta la prima manifestazione di solidarietà nei confronti delle vittime. Più che una vibrante protesta contro gli esecutori, i mandati ed i finanziatori degli attentati, contro la loro ideologia perversa ed intollerante, sembrava un remake del corteo di qualche mese fa, in cui si urlava "meno turisti e più migranti". Forse, dopo le stragi di ieri, l'obiettivo di ridurre il numero di vacanzieri nelle vie della Catalogna verrà raggiunto. Qualcuno tra quei manifestanti potrebbe anche pensare che non tutti i mali vengono per nuocere.
Se questa situazione non fosse tragica, avrebbe tutti i contorni di una commedia delirante. È come se durante la strategia della tensione, delle stragi di stato e neofasciste di Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Bologna, ecc, o in piena fase delle bombe di Capaci e dello stragismo mafioso, invece di condannare il terrorismo, di urlare e scioperare, di puntare l'indice sulle collusioni e fare controinformazione, le forze progressiste, antifasciste, del movimento sindacale avessero mandato messaggi di pacificazione, di #NoHate, di parziale comprensione sociologica delle "ragioni" dei loro carnefici.
Siamo alla frutta. È questa "sinistra", incapace di comprendere il suo popolo di riferimento, le sue paure fondate ed i suoi problemi quotidiani (perché non vive con il popolo, ma tra le élites), che alimenta razzismo, intolleranza e guerre tra poveri.