Argentina, le Madri di Plaza de Mayo paragonano Macri a Videla per la sparizione di Santiago Maldonado
La presidente dell’Associazione Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, ha espresso la propria solidarietà per il caso del giovane argentino Santiago Maldonado, avvistato per l’ultima volta in vita il primo agosto, la cui sparizione viene attribuita alla Gendarmeria argentina.
Un caso che riporta l’Argentina direttamente ai propri anni più bui. Infatti, l’ottantottenne presidentessa della storica associazione, che ha sofferto la detenzione e sparizione di due figli e una nuora durante la dittatura di Jorge Rafael Videla, ha denunciato che il caso Maldonado «è così simile alla scomparsa dei nostri figli, che mi ha riportato alla mente tanti ricordi», evidenziando che il governo Macri ripete una pratica di Videla: nascondere le informazioni circa il luogo delle vittime di sparizione forzata. «I responsabili negano, Macri nega. (Patricia) Bullrich nega, ma il popolo sa che quello che diciamo corrisponde a verità», ha affermato circa l’accusa nei confronti dello Stato di aver sequestrato e colpito l’attivista.
«Portano via i giovani impegnati per quelli che soffrono», ha aggiunto la dirigente, approfittando dell’occasione per inviare un messaggio ai familiari del ragazzo sparito. L’invito è quello di «innalzare la bandiera di Santiago».
Hebe de Bonafini ha inoltre ribadito la propria vicinanza a Milagro Sala, vittima di una «persecuzione sconvolgente», solamente perché «negra, povera e indigena».