Londra, attacco al Parlamento inglese: «La premier May è salva»
«Il conto alla rovescia è cominciato. La Gran Bretagna avvierà formalmente la procedura per l’uscita dalla Unione europea il prossimo 29 marzo. Si è concretizzata così la volontà popolare espressa nel referendum dello scorso giugno […].
«Il governo di Londra invierà una lettera di notifica al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e contemporaneamente la premier Theresa May darà l’annuncio al Parlamento […]. Il preavviso di oltre una settimana si è reso probabilmente necessario per evitare brusche reazioni dai mercati e soprattutto tensioni sulla sterlina». Inizia così un articolo del Corriere della Sera del 21 marzo titolato: Brexit Londra lancia il conto alla rovescia “Il divorzio dalla Ue comincerà il 29 marzo”.
Nota a margine. «La premier May è salva», ha detto il portavoce dal primo ministro britannico mentre scattavano le procedure di emergenza per quello che appare un attacco al cuore della sovranità popolare della Gran Bretagna, ovvero la Camera dei Comuni.
Per una strana suggestione temporale, la dichiarazione della portavoce del primo ministro riecheggia la dichiarazione che fece subito dopo quel referendum la regina Elisabetta (che aveva fatto trapelare il suo favore per la Brexit). Al primo incontro pubblico dopo la consultazione popolare disse: «Sono ancora viva».
Forse è ancora presto per collegare la tempesta che si è abbattuta oggi sul Parlamento inglese, attaccato da squilibrati o terroristi, alla Brexit. Ma la suggestione, anche qui, è forte…
Certo c’è anche la suggestione dell’anniversario dell’attentato a Bruxelles, avvenuto proprio un anno fa, ma non si escludono a vicenda, Piuttosto si sommano.