Londra, come da copione subito ucciso l’attentatore... (e la possibilità di conoscere il mandante)
Ma com’è che vengono subito uccisi - prima di poter essere catturati e, quindi interrogati sui loro mandanti - questi “jihadisti” che con i loro attentati stanno seminando il panico in Europa?
La testimonianza di un fotografo italiano raccolta da SKY (si ascolti attentamente l’audio, leggermente diverso dalla sua trascrizione fatta da SKY nell’articolo: “dopo un paio di secondi sono arrivati i rinforzi, li hanno immobilizzati e hanno sparato”) sulla sorte degli autori della strage di Londra del 3 giugno suscita qualche perplessità.
Che diventa sospetto se si pensa all’analoga, incomprensibile, uccisione di altri “jihadisti” che – verosimilmente - avrebbero potuto essere catturati vivi, come, ad esempio, i fratelli Kouachi, l’inverosimile Anis Amri e tanti altri.
Sarà il caso di approfondire la questione. Anche perché l’ennesima certificazione da parte del SITE di Rita Katz (e, quindi, da tutti i media) della strage di Londra come mera guerra scatenata dalla Jihad all’Occidente comincia ad essere sempre meno credibile.
Francesco Santoianni