L'Unione europea rafforza il suo impegno per una difesa comune
La Commissione europea ha svelato oggi il suo Piano d'azione europeo della difesa che dovrebbe sostanziarsi in un fondo per gli appalti militari e la ricerca per avviare un piano di difesa comune per gli Stati membri e inviare un messaggio al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump che l'Europa vuole pagare per la propria sicurezza.
Il piano di azione per la Difesa europea è stato presentato oggi dopo la riunione del Collegio dei Commissari dall'alto rappresentante per la Politica estera e di Difesa Federica Mogherini, assieme al vicepresidente responsabile per gli investimenti Jyrki Katainen e al Commissario per l'Industria, Elzbieta Bienkowska , e sarà allo studio del Consiglio europeo di meta' dicembre.
Il piano d'azione è il terzo elemento di un pacchetto di difesa e di sicurezza più ampio per una risposta coerente dell'Ue alle sfide di sicurezza.
Questa risposta sta emergendo attraverso la strategia globale dell'UE in materia di politica estera e di sicurezza (presentata dall'Alto Rappresentante / Vicepresidente Federica Mogherini a giugno 2016) e il relativo piano di attuazione, accolto dal Consiglio il 14 novembre, così come i lavori sulla dichiarazione congiunta dal Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (firmato a Varsavia l'8 luglio 2016).
La proposta prevede che gli Stati membri riuniscano i fondi in un "Fondo di difesa europeo" .
Il fondo si articola in due "finestre": una legata alla ricerca e una legata alle capacità, due "finestre" che sono complementari ma diverse nella loro struttura legale e budget di finanziamento.
una “finestra per la ricerca” destinata a finanziare la ricerca collaborativa in tecnologie di difesa innovative quali l’elettronica, i metamateriali, i software cifrati o la robotica. La Commissione ha già proposto 25 milioni di EUR per la ricerca nel settore della difesa nel quadro del bilancio dell’UE per il 2017 e ritiene che tale dotazione possa raggiungere un totale di 90 milioni di EUR entro il 2020. Nell’ambito del quadro finanziario pluriennale dell’UE post 2020 la Commissione intende proporre un apposito programma di ricerca nel settore della difesa con una dotazione stimata di 500 milioni di EUR all’anno;
una “finestra per le capacità” che funga da strumento finanziario per permettere agli Stati membri partecipanti di acquistare insieme determinati beni per ridurre i costi. Le capacità verrebbero concordate dagli Stati membri, che sarebbero proprietari della tecnologia e delle attrezzature. Gli Stati membri possono ad esempio investire congiuntamente nella tecnologia dei droni o acquistare insieme elicotteri per ridurre i costi. Per dare un ordine di grandezza, questa finestra dovrebbe essere in grado di mobilitare circa 5 miliardi di EUR all’anno. La Commissione avvierà uno studio esplorativo per elaborare una stima più accurata.