The Independent: 'L'Occidente deve riconoscere la vittoria imminente di Assad in Siria'
L'Occidente deve accettare la vittoria imminente del presidente Bashar al-Assad in Siria e riconoscerlo come la migliore opzione per mettere fine a così tanta morte e distruzione.
"Bisogna lasciare che l'inevitabile accada il più presto possibile", ha scritto scrive l'editorialista del quotidiano britannico The Independent, Mary Dejevsky, notando che le forze di Al-Asad "finalmente si impongono", con la loro vittoria contro il terrorismo nel paese di fronte al timore occidentale .
In un articolo pubblicato il giovedì scorso, la giornalista ha chiesto all'Occidente: che "Qual è la reazione più umana di fronte a ciò che sta accadendo in Siria?" E assicura che riconoscere una vittoria di Assad sarebbe la reazione più appropriata.
Secondo Dejevsky, bisogna evitare di intervenire nell'evoluzione della situazione attuale in Siria e sostenere l'offensiva anti terrorista di Damasco, questa sarebbe fra le opzioni migliori per porre fine a tanta morte e distruzione nel paese arabo, e in particolare ad Aleppo e salvare ciò che resta.
E, naturalmente, c'è un'altra opzione "brutale e crudele", in base al quale gli Stati Uniti, l'Unione Europea (UE), il Regno Unito o "chi sia" continui a fare quello che fa ora, ha aggiunto.
"Lo chiamano un nuovo cessate il fuoco, promettendo più armi e invio di forze speciali" per aiutare "quello che ancora piace chiamare opposizione moderata", ha proseguito la giornalista.
Bisogna ricordare che il " fondamento della politica occidentale", ovvero il cambio di governo in Siria "non avrà luogo (...) almeno non nel modo in cui gli Stati Uniti e altri avevano pianificato. Dobbiamo accettare il fatto che Assad vincerà in Siria."
Dopo essersi interrogata di chi sia la responsabilità della "catastrofe" in Siria, Dejevsky ha osservato che "si deve rispondere che, anche se Assad ha iniziato, noi, l'Occidente, il conflitto lo abbiamo prolungato, più costoso e più complicato."
"L'Occidente dovrebbe vergognarsi di come ha prolungato conflitto", ha concluso l'editorialista di The Independent.