Manlio Dinucci - Il mito della Nato denuclearizzata

Manlio Dinucci - Il mito della Nato denuclearizzata

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

 

di Manlio Dinucci - Il manifesto, 14 novembre 2017


«La Nato è stata tradizionalmente flessibile di fronte ai desideri dei suoi membri, e aperta a dissociazioni da specifiche aree politiche, come la pianificazione nucleare»: lo afferma un articolo apparso sul sito dell’Ican, coalizione internazionale di organizzazioni non-governative insignita meritoriamente del Premio Nobel per la Pace 2017. 

L’Italia avrebbe dunque il permesso Nato di aderire al Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. «Sono oltre 200 – spiega l’articolo – i parlamentari italiani che hanno firmato l’impegno a lavorare per la firma e la ratifica del Trattato da parte del governo» e, tra questi, «il maggiore gruppo proviene dal principale partito di governo, il Partito democratico». 

Ci sarebbe quindi un’Italia che – dopo aver violato il Trattato di non-proliferazione, ospitando e preparandosi a usare armi nucleari statunitensi – adesso, grazie a una iniziativa capeggiata da parlamentari Pd, è pronta a firmare e ratificare il Trattato Onu. Questo, all’Articolo 4 (par. 4), stabilisce: «Ciascuno Stato parte che abbia sul proprio territorio armi nucleari, possedute o controllate da un altro Stato, deve assicurare la rapida rimozione di tali armi». 

Ci sarebbe quindi un’Italia che, grazie a una Nato «flessibile», rimuove dal proprio territorio le bombe nucleari Usa B-61 e rifiuta l’installazione delle nuove B61-12, ritirandosi inoltre dal gruppo di paesi che – stabilisce la Nato – «forniscono all’Alleanza aerei equipaggiati per trasportare bombe nucleari, su cui gli Stati uniti mantengono l’assoluto controllo, e personale addestrato a tale scopo»; un’Italia che, restando nella Nato, si ritira contemporaneamente dal Gruppo di pianificazione nucleare dei paesi membri presieduto dagli Stati uniti. 

Inoltre – aggiunge l’articolo – «l’Italia è disponibile a svolgere un ruolo dirigente all’interno della Nato per chiarire che non c’è contraddizione intrinseca fra il Trattato Nord Atlantico e la proibizione delle armi nucleari». A tal fine, «l’Italia è ora ben posizionata per promuovere all’interno della Nato il colloquio sul Trattato per la proibizione delle armi nucleari». 

Ci sarebbe quindi un’Italia che, oltre a realizzare il proprio disarmo nucleare, promuoverebbe la denuclearizzazione della Nato, l’alleanza che, 
nella strategia adottata all’unanimità quindi anche dall’Italia, considera «le forze nucleari strategiche, particolarmente quelle degli Stati uniti, suprema garanzia della sicurezza». 

Dando per scontata la buona fede di chi ha pubblicato l’articolo in base a informazioni ricevute, va detto chiaramente che un’Italia e una Nato di questo tipo non esistono. 

La battaglia da affrontare per la realizzazione del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari è durissima. Gli ostacoli che si frappongono a tale obiettivo sono giganteschi, a partire dai potenti e pervasivi interessi del complesso militare-industriale dell’intera area Nato. 


Il governo italiano, insieme agli altri 28 del Consiglio nord-atlantico, ha respinto in toto e attaccato il Trattato Onu. I parlamentari del Pd, che hanno firmato l’impegno Ican insieme a quelli del M5S e altri, dovrebbero quindi condurre una battaglia politica contro il loro stesso governo e il loro stesso partito in prima fila nel riarmo anche nucleare della Nato. Chi è disponibile, dimostri di volerlo fare. 

Ciò però non basta. 
«Il disarmo non è materia da addetti ai lavori ma deve diventare patrimonio di tutti», dice don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi Italia (il manifesto, 11 novembre). Occorre «una mobilitazione dal basso, della società civile ma anche delle parrocchie e comunità cattoliche, per spingere il governo a sottoscriverlo».
 

 

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti