Mentre il mondo si indigna per le battute di Trump, in Argentina le donne vengono duramente represse
Fiumi di parole e di inchiostro su Trump, nemmeno un trafiletto per quanto avvenuto in Argentina, dove le donne sono state caricate con proiettili di gomma, gas lacrimogeni e manganellate
La polizia argentina del regime liberista di Macri ha duramente represso, la scorsa domenica, una manifestazione imponente organizzata a Rosario nell’ambito dell’Incontro Nazionale delle Donne. Un corteo di almeno 70.000 donne provenienti da Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia.
Il tutto è avvenuto mentre l’informazione in Occidente è monopolizzata dalle polemiche scaturite dagli audio dove il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, si lascia andare a battute sessiste. Fiumi di parole e di inchiostro su Trump, nemmeno un trafiletto per quanto avvenuto in Argentina, dove le donne sono state caricate con proiettili di gomma, gas lacrimogeni e manganellate.
Il bilancio della dura repressione messa in atto dal regime argentino, che tiene ancora in galera in maniera arbitraria l’attivista e deputata Milagros Sala, segna 2 giornalisti e 15 manifestanti ferite.