'Contenga Assad e l'Iran in Siria'. È un consiglio o un avvertimento quello di Trump a Lavrov?

'Contenga Assad e l'Iran in Siria'. È un consiglio o un avvertimento quello di Trump a Lavrov?

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto alla Russia di contenere il governo di Al-Asad in Siria e l'Iran.

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Trump, durante la riunione tenutasi, ieri, con il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha chiesto al che Mosca faccia di più per fermare il governo siriano guidato da Bashar al-Assad, l'Iran e gli "alleati di Teheran" in Siria, probabilmente riferendosi al Movimento di Resistenza islamico in Libano (Hezbollah). Non è un semplice consiglio, sembra più un avvertimento, c'è da aspettarsi che se gli USA e il loro apparato non vedranno segnali in tal senso da parte della Russia agiranno, come al solito, in dispregio del diritto internazionale, o incrementando il caos nel paese arabo appoggiando l'uno o l'altro attore del conflitto oppure con un intervento diretto.
 
Secondo il comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca, allo stesso tempo il leader degli Stati Uniti ha anche espresso il suo desiderio di migliorare le relazioni per avere più cooperazione sulla questione siriana con la realizzazione di un accordo politico per porre fine alla crisi.
 
"Trump ha sottolineato durante l'incontro con Lavrov la necessità per gli Stati Uniti e Russia lavorare insieme per porre fine al conflitto in Siria e ha sottolineato che Mosca dovrebbe fermare il regime di Al-Asad e l'Iran e gli alleati di Teheran", si legge nella nota.
 
Allo stesso modo, il capo di Stato nordamericano ha espresso ottimismo circa la questione di un miglioramento dei rapporti tra Mosca e Washington, e quindi sulla cooperare per raggiungere soluzioni pacifiche ai conflitti globali e, soprattutto, alle crisi in corso oggi in varie parti del Medio Oriente.
 
Trump, fin dal suo arrivo alla Casa Bianca, ha avuto posizioni a volte contraddittorie sulla Siria: inizialmente ha affermato che sarebbe concentrarsi sui problemi interni degli Stati Uniti e non avrebbe iniziato un'altra avventura militare all'estero, mentre in pochi giorni ha lanciato decine di missili da crociera su una base aerea siriana con il pretesto di vendetta per un presunto attacco chimico dell'esercito siriano. 
 

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