Sentenza già scritta? OPCW respinge proposta di indagine russo-iraniana sull'attacco chimico in Siria
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ha respinto la proposta di Iran e Russia per una diversa indagine sull'uso di armi chimiche in Siria. In particolare, i due paesi chiedevano di indagare se nella base siriana di Shayrat si trovassero resti armi chimiche, dove, secondo gli USA, sarebbero partiti i raid siriani su Khan Shaykhun.
"La proposta russo-iraniana per sostituire l'inchiesta della OPCW con un nuovo meccanismo è stato respinto in modo schiacciante", ha scritto, oggi sul suo account Twitter, Tim Edwards, delegato canadese dell'agenzia.
BREAKING: Russian-Iranian proposal to replace existing @OPCW investigation with new mechanism soundly rejected by Exec Council 6Y-21N-13A.
— Tim Edwards (@TimEdwutz) 20 aprile 2017
Secondo Edwards, la proposta di Teheran e Mosca per quanto riguarda un'indagine sull'attacco chimico del 4 aprile scorso nella città di Khan Shaykhun nella provincia siriana di Idlib, ha ricevuto 6 voti a favore, 21 voti contrari e 13 astensioni.
Oggi, Russia e Iran avevano proposto l'organizzazione di un nuovo progetto per condurre un'indagine approfondita su ciò che è accaduto a Idlib, e anche nella base aerea di Al-Shairat (nella provincia centrale di Homs), attaccata dagli USA per trovare tracce di armi chimiche utilizzate, come Washington sostiene, nel bombardamento delle forze governative siriane.
Il respingimento della proposta di Russia e Iran forse già presagisce quale possa essere l'indirizzo delle indagini e quale sarà l'esito finale.