LA CINA METTE IN GUARDIA SULL’USO DELLA FORZA IN COREA
Il Ministro degli esteri cinese Wang Yi ha affermato che il dialogo e il negoziato sono gli unici strumenti per poter risolvere il problema della crisi nucleare in Corea, in un suo intervento ad una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dedicato a questo tema.
La tensione nella penisola coreana, che da settimane tiene banco nelle cancellerie di tutto il mondo, ha portato la Cina a chiedere alle parti di riprendere i colloqui di pace e di dare applicazione alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dedicate alla Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC).
Wang ha anche osservato che il sistema di difesa missilistico THAAD appena dispiegato dagli Stati Uniti in Corea del Sud mina la sicurezza strategica della Cina e danneggia la fiducia tra le parti coinvolte nella questione.
Wang ha detto che il compito più urgente è quello di fermare lo sviluppo di missili nucleari da parte della Corea del Nord, ma non sa chi dovrebbe fare il primo passo in questa direzione.
A sua volta il Segretario di Stato statunitense Rex Tillerson ha detto che “tutte le opzioni” per reagire alle cosiddette “provocazioni” della Corea del Nord “restano sul tavolo”.
Per la prima volta, inoltre, Tillerson avrebbe sostenuto - come da copione nella politica neocon, che sembra essere diventata anche stavolta la “linea portante” della politica estera Usa - di auspicare un “regime change” anche in Corea del Nord. Come, senza l’inizio di una guerra nucleare, è difficile da immaginare.
(traduzione di Giuseppe Dibello)
FONTE: CGTN