RICERCATORI ALL’ESTERO: PERCHE' VOTIAMO DE MAGISTRIS PARTECIPANDO AL CONTROLLO POPOLARE!

RICERCATORI ALL’ESTERO: PERCHE' VOTIAMO DE MAGISTRIS PARTECIPANDO AL CONTROLLO POPOLARE!

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Da lavoratori della conoscenza, da migranti che conservano un inscindibile e vivo legame con la propria terra d’origine, abbiamo sostenuto, sin dal primo turno, la candidatura di Luigi de Magistris a sindaco di Napoli, ravvisando nell’amministrazione comunale napoletana uscente una significativa “anomalia”, dal punto di vista nazionale ed internazionale, sia nella sua opposizione alle politiche neo-liberiste portate avanti dal governo Renzi e dall’Unione Europea che nel suo percorso di apertura ai movimenti sociali ed alle esperienze di autogestione [1].

 

Il buon risultato di Domenica 5 Giugno ci chiama ad un ulteriore sforzo: nonostante la grande affermazione, ottenuta in un contesto reso ancor più difficile dal palese inquinamento del voto messo in campo sia dalla destra di Lettieri che dal Partito Democratico, nulla è da dare per scontato.


Serve una mobilitazione straordinaria: per vincere il ballottaggio, con un ampio margine, e per utilizzare questa ultima battaglia elettorale come ideale trampolino di lancio, come prima spinta di un processo di partecipazione popolare, affinché questa amministrazione possa mettere in campo un programma di radicale trasformazione, che vada oltre quanto fatto in questi primi 5 anni. Per procedere ad un secondo mandato, che metta al centro dell’azione di governo il rilancio delle periferie e dei quartieri popolari, vero motore per la rinascita di Napoli e della sua area metropolitana; per continuare a difendere le aziende partecipate di Napoli e della Città Metropolitana, e, al tempo stesso garantire servizi e prestazioni decenti, prioritariamente alle fasce popolari della città; per un trasporto pubblico e di qualità, elemento essenziale per lo sviluppo metropolitano e volano per la creazione di posti di lavoro; per bloccare gli speculatori del partito unico del mattone, pronti a lanciarsi, come avvoltoi, sul territorio e sul patrimonio comunale; per rintracciare le risorse per rendere operativa la recente delibera di indirizzo sul reddito di cittadinanza; per una città che sia laboratorio politico della resistenza ai diktat neo-liberisti del Governo Renzi e dell’Unione Europea, ed attiva protagonista della promozione di un mediterraneo di pace e di nuovi rapporti economici e culturali.


Sosteniamo Luigi de Magistris. Partecipiamo alle iniziative di Controllo Popolare per garantire la regolarità delle operazioni di voto. Lanciamo, a partire da Domenica 19 Giugno, una nuova stagione di impegno e partecipazione, che non si esaurisca al momento elettorale, ma sappia ricollocare al centro dell’agenda politica le ragioni del mondo del lavoro e dei settori popolari. Per cambiare Napoli; per avviare, a partire dalla nostra città, un percorso di alternativa e di liberazione.


Primi Firmatari: Andrea Genovese (University of Sheffield, Gran Bretagna); Triestino Mariniello (Edge Hill University, Gran Bretagna); Giovanni Savino (Russian Presidential Academy of National Economy and Public Administration; Federazione Russa), Davide Matrone (Universidad Politécnica Salesiana; Ecuador); Roberto Cantoni (Université Paris-Est; Francia); Livio Carlucci (Wageningen University; Paesi Bassi); Antonella Garzilli (Universiteit Leiden; Paesi Bassi); Doriana Cimmino (Universität Basel; Confederazione Svizzera); Maria Amoroso (Higher School of Economics; Federazione Russa); Marco Gebiola (University of Arizona, USA); Mario Pansera (University of Exeter; Gran Bretagna), Serena Masino (University of Oxford, Gran Bretagna), Fabio Grazioso (Institut National de la Recherche Scientifique; Canada); Alessandro Mazzola (CEDEM Université de Liège; Belgio), Michele De Rosa (Aarhus University, Danimarca), Maurizio Esposito La Rossa (École des hautes études en sciences sociales, Francia), Nadia Mazzaro (CNRS – Université de Strasbourg; Francia)

 

Risorse Online:

[1] L’appello elaborato in occasione del primo turno delle elezioni comunali Napoletane: http://contropiano.org/interventi/2016/05/06/accademici-napoletani-appello-de-magistris-078771

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso di Fabrizio Verde Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Liberal-Autocrazie di Giuseppe Giannini Liberal-Autocrazie

Liberal-Autocrazie

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Il primo dei poveri di Pasquale Cicalese Il primo dei poveri

Il primo dei poveri

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi nel Corno d’Africa di Paolo Arigotti La crisi nel Corno d’Africa

La crisi nel Corno d’Africa

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti