Mosca: "La crisi del Ghouta orientale è colpa di chi sostiene i terroristi"
I terroristi non permettono ai civili di lasciare le aree sotto il loro controllo, impedendo l'operazione del corridoio umanitario, secondo il Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria.
"La responsabilità della situazione nel Ghouta Orientale(sobborgo di Damasco) è di coloro che sostengono i terroristi che sono ancora lì, e né la Russia né la Siria né l'Iran appartengono a questa categoria di paesi, dal momento che sono loro quelli che combattono costantemente sul terreno contro i terroristi in Siria", ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov.
La Russia ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU per discutere della situazione nel sobborgo di Damasco dove operano ancora i terroristi. Secondo il rappresentante permanente della Russia presso l'ONU, Vasili Nebenzia, l'incontro permetterà di "ottenere una nuova visione e comprensione della situazione e proporre vie d'uscita".
"Nel Ghouta Orientale c'è una situazione umanitaria e socio-economica critica", ha evidenziato il direttore del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria, il generale Yuri Yevtushenko, denunciando che i terroristi non permettono ai civili di lasciare i territori sotto il loro controllo, impedendo l'operazione del corridoio umanitario.