La Turchia ha ritirato i suoi militari e agenti dell’intelligence da Aleppo e dall’Iraq
Secondo Al Manar, agli agenti dei servizi segreti turchi, che hanno addestrato il gruppo terroristico, Nureddin al Zinki, è stato ordinato di lasciare Aleppo a causa della continua avanzata dell'esercito siriano e per la mancanza di unità tra i combattenti.
"D'altra parte, alcuni gruppi terroristici non intendono partecipare alla battaglia di Aleppo contro le forze governative siriane. Tutto ciò ha costretto la Turchia ad avviare le operazioni di evacuazione dei suoi funzionari dei servizi segreti ed istruttori di Aleppo", hanno aggiunto alcune fonti riportate dal canale libanese Al Manar.
"Più di 500 terroristi sono stati uccisi negli ultimi quattro giorni a Aleppo. Ahrar al Sham è stato accusato dall’Esercito siriano libero e da altri gruppi legati ad Al Qaeda, tra cui il Fronte al-Nusra, di tradimento per aver rifiutato di inviare più combattenti al fronte. La Turchia e altri sponsor del terrorismo in Siria sono giunti alla conclusione che i gruppi terroristici ad Aleppo non possono resistere all'offensiva dell'esercito siriano e dei suoi alleati in città", hanno spiegato le fonti.
Giovedì scorso, Abu Yusuf al Muhajir, un portavoce di Ahrar al Sham, ha sottolineato che il gruppo terrorista non avrebbe partecipato ai combattimenti alle Fattorie di Maalah, a nord di Aleppo, contro l'esercito siriano e le forze popolari sottolineando che i combattenti che prendono parte alla battaglia di Aleppo saranno destinati a sperimentare una "sconfitta schiacciante".
Frettoloso ritiro dall'Iraq
Inoltre, l'esercito turco ha ordinato alle sue truppe di stanza in Iraq a ritirarsi immediatamente dal paese e tornare alle loro guarnigioni.
La decisione dell'esercito turco è venuto dopo il fallimento del colpo di stato in Turchia nella notte del 15 luglio.
L'esercito turco aveva inviato centinaia di soldati in una base militare nel nord dell'Iraq per combattere l’ISIS.
Il governo e il popolo iracheno hanno visto il dispiegamento dei soldati turchi come una realizzazione dei sogni espansionistici del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed il suo circolo.
Il governo iracheno ha anche presentato una denuncia alle Nazioni Unite contro il governo turco.