Il Qatar accoglie con favore l'invio i 5000 soldati turchi sul suo territorio
Il Qatar accoglie con favore l'invio di truppe turche al suo territorio, precisando, comunque, che non chiede soluzioni non militari nella controversia con i paesi arabi.
Mercoledì scorso, il parlamento turco ha approvato l'invio di truppe in una base nel Qatar e come risultato dell'isolamento commerciale, orchestrato da Arabia Saudita e dai suoi alleati contro il piccolo basi paese arabo. Il giorno dopo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha ratificato il provvedimento, secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu.
Nell'ambito degli accordi sottoscritti nel mese di aprile tra la Turchia e Qatar per rafforzare la loro cooperazione militare, 5.000 truppe turche potrebbero essere distribuiti sul suolo del Qatar per addestrare l'esercito del paese arabo e realizzare manovre congiunte.
A questo proposito, il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammad bin Abdulrahman Al Thani, ha dichiarato, ieri, che il dispiegamento di truppe turche in Qatar è fatto "per il bene" di tutta la regione.
"Le truppe turche stanno arrivando in Qatar per il bene della sicurezza di tutta la regione", ha precisato il ministro degli Esteri del Qatar in una conferenza stampa a Doha, in un contesto di tensione nella zona a partire dal 5 giugno, quando Arabia Saudita e Bahrain, oltre ad altri paesi arabi al guinzaglio di questi due, ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche e la sospensione di legami via terra, mare e aria con il Qatar, con l'accusa che Doha fornisca sostegno al terrorismo.
Inoltre, Abdulrahman Al Thani ha precisato che Doha è alla ricerca di un modo per far fronte alla crescente pressione esercitata dall'Arabia Saudita, anche se ha detto che non è al vaglio una "soluzione militare" e vuole superare il conflitto per via diplomatica, sottolineando che la diplomazia resta una priorità per Doha, restando convinto che l'azione militare non potrebbe mai risolvere il problema.