Chi e per quali ragioni sta ritardando la fine della guerra in Siria

Chi e per quali ragioni sta ritardando la fine della guerra in Siria

Mentre l'ISIS continua a perdere terreno in Siria, diversi esperti militari ritengono che ci sia chi ostacoli la fine della guerra per trarre profitti. "È la guerra degli interessi degli attori internazionali", ha dichiarato il generale siriano Haitam Hassoum.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

FONTE ARTICOLO
 
Le organizzazioni terroristiche si indeboliscono giorno dopo giorno e stanno abbandonando le loro postazioni in Siria a seguito di operazioni militari su larga scala su diversi fronti. Così le forze armate siriane sostenute dagli attacchi dell'aviazione russa si dirigono verso Deir Ezzor, attualmente ancora nelle mani dei jihadisti, mentre l'esercito libanese e le truppe di Hezbollah sono riusciti a sloggiare i terroristi dal confine siro-libanese. Tutto ciò potrebbe determinare la fine della guerra sul suolo siriano. Ma cosa sta realmente accadendo?
 
L'analista politica siriana Kamal Jafa e l'esperto militare Haitam Hassoum commentano, a tal proposito, la situazione nella provincia di Idlib, di Raqqa e le difficoltà che ci si può aspettare dopo la fine della guerra.
 
Cosa sta succedendo a Idlib?
 
Secondo Kamal Jafa, la situazione attuale in Idlib è dovuta alla "partecipazione attiva dei servizi di intelligence e militari turchi".
 
"La Turchia non è interessata all'installazione delle forze armate siriane della provincia. La Turchia ha impiegato cinque anni per prendere posizione in città", ha spiegato.
 
Jaha ha sottolineato, inoltre che, nonostante i quasi 50.000 jihadisti appartenenti a diversi gruppi internazionali attualmente in Idlib, né Ankara né la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti conducono attacchi nella regione.
 
"Penso che queste organizzazioni terroristiche stiano coordinando le loro azioni con i servizi di intelligence turchi", ha affermato Jafa, aggiungendo che molti paesi, tra cui l'Arabia Saudita e il Qatar, si contendono il territorio siriano.
 
Per l'esperto militare siriano Haitam Hassoum, il problema cruciale risiede altrove. Secondo lui, sarà necessario attendere fino alla fine dei combattimenti per liberare Idlib dei terroristi.
 
"La guerra in Siria non è civile, è la guerra degli interessi degli attori internazionali", ha precisato.
 
E Raqqa?
 
La situazione rimane molto complessa in Raqqa, che è diventato un teatro di confronto tra diversi campi militari, secondo Haitam Hassoum.
 
"Molti gruppi sono coinvolti nei combattimenti a Raqqa, il che rende la situazione complicata", ha detto riferendosi al conflitto interno a Forze democratiche siriane, sostenuta da una parte dagli Stati Uniti e l'altro dall'ISIS.
 
"Queste forze erano in origine parte dello stesso campo e il combattimento è stato orchestrato dagli Stati Uniti," secondo il generale siriano, aggiungendo che alcuni comandanti arabi hanno cominciato a sospettare delle ambizioni curde nella regione, mentre il secondo hanno capito il pericolo che gli veniva dal riavvicinamento tra gli americani e i turchi.
 
"Tutte queste contraddizioni ostacolano la lotta decisa contro l'ISIS a Raqqa, che doveva essere liberata in tempi molto brevi. La possibilità di conflitti militari tra i gruppi all'interno della città aumenta tra l'altro", secondo Hassoum
 
Chi guiderà la battaglia decisiva?
 
Per il generale Hassoum si potrebbe assistere "l'onnipresente rivalità tra l'esercito siriano e i suoi alleati da un lato e le forze democratiche siriane sostenute dagli Stati Uniti d'America dall'altro poiché entrambe le parti vogliono entrare per primi a Raqqa e Deir Ezzor."
 
"Da parte mia, l'esercito siriano e i suoi alleati sono in vantaggio. Perché? Perché sono quasi arrivati a Deir Ezzor su tre fronti e che alcune divisioni sono già all'interno della città [...]. Gli Stati Uniti e i gruppi che sostengono hanno una posizione insostenibile. La risoluzione della situazione in Idlib porterà alla fine dei combattimenti nelle regioni centrali della Siria", ha concluso.
 
 

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

La guerra mondiale e i rapporti di proprietà di Pasquale Cicalese La guerra mondiale e i rapporti di proprietà

La guerra mondiale e i rapporti di proprietà

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Inefficienze e ingiustizie si perpetuano di Michele Blanco Inefficienze e ingiustizie si perpetuano

Inefficienze e ingiustizie si perpetuano

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti