Vincenzo Calò (ANPI): «Preoccupante l'ascesa del nazi-fascismo in molti luoghi dell'Europa e del mondo»

Vincenzo Calò (ANPI): «Preoccupante l'ascesa del nazi-fascismo in molti luoghi dell'Europa e del mondo»

Intervista al responsabile nazionale per il Sud dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

di Danilo Della Valle
 

A poche ore dalla chiusura della campagna referendaria abbiamo avuto l'occasione di scambiare qualche battuta veloce con Vincenzo Calò, responsabile nazionale per il Sud dell'ANPI. L'Anpi, l'associazione nazionale partigiani d'Italia, durante questa campagna elettorale si è apertamente schierata in difesa della Costituzione vigente, chiedendo ai cittadini ed ai suoi iscritti di votare No. Con Vincenzo Calò abbiamo affrontato il tema della polemica sul referendum interna all'Anpi e la questione assai spinosa dell'Ucraina, dove l'Europa finge di non vedere cosa accade a Kiev.

 

 

 

 

La sua associazione ha preso una posizione ufficiale riguardo il prossimo referendum costituzionale, nonostante ciò molti esponenti del Governo continuano a dire che i “veri partigiani” voteranno per il sì. Cosa ne pensa?

 

 

Innanzitutto cominciamo col dire che i “veri partigiani” sono quelli che scelsero di fare una battaglia giusta contro il nazi-fascismo e da cui è nata la Costituzione repubblicana. Chiunque si trovi in questa condizione per noi è un vero partigiano. Strumentalizzare oggi le prese di posizione di alcuni di essi, trascinandoli da questa o quella parte, è di per sé in netta contraddizione con quella scelta di lotta e con la derivazione di essa, ossia la Costituzione di tutti gli italiani. L'ANPI (che è appunto l'associazione nazionale del partigiani italiani), si è ufficialmente pronunciata riguardo i contenuti della riforma e questo è quello che vale.

 

 

Oggi in Europa aleggiano nuovamente gli spettri della guerra da trincea e del nazi-fascismo, penso ad esempio all'Ucraina dove abbiamo assistito ad un golpe istituzionale con conseguente guerra nei territori dell'est del Paese di tradizione russofona. Il nuovo governo di Kiev, tanto caro alle istituzioni UE, installa statue al collaborazionista nazista Bandera e mette al bando il Partito Comunista (che era all'opposizione prima del golpe).

 

Stiamo assistendo per l'appunto ad un triste ritorno al passato o per parafrasare il titolo di un vecchio film si tratta di un “ritorno al futuro”. In effetti in molti luoghi dell'Europa e oserei dire del mondo è preoccupante l'ascesa dei valori (se di valori si può parlare) del nazi-fascismo, che hanno motivo di essere perché è l'idea di un capitalismo sfrenato che li autorizza. In Ucraina accade la stessa cosa, i valori della tradizione antifascista di quel Paese vengono offesi e sbeffeggiati da un'idea malsana di progresso. Quantomai preoccupante è poi il fatto che la comunità internazionale assista ed intervenga nel senso opposto rispetto a come sarebbe giusto intervenire, ossia contro l'affermazione di una cultura nazi-fascista e a favore della salvaguardia dei valori migliori della tradizione e della cultura di quella nazione.

 

 

Su questa situazione soffia forte anche la UE, che da tempo ha cominciato ad essere affetta da una russofobia senza precedenti. Oltre alle sanzioni economiche l'Europa sta adottando delle restrizioni nei confronti dei media russi che operano anche in Europa colpevoli di avere idee “anti Europee”.

 

A parer mio si tratta di una indebita intromissione nelle scelte editoriali della stampa e, peggio ancora, di un attacco alla lecita autonomia di pensiero e di espressione. La strada da seguire non è certo questa anzi, credo che percorrendo questa strada si vada solo ad inasprire il contrasto tra Stati, cosa di cui non abbiamo bisogno oggi. Piuttosto che sanzioni e guerre si creino le condizioni per delle collaborazioni sui grandi temi che affliggono l'umanità. 

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti