Nonostante gli attacchi israeliani, le truppe siriane riprendono tutti i punti persi nel Golan
L'offensiva lanciata la settimana scorsa dai gruppi affiliati ad al Qaeda, "Road to Damascus", nella provincia di Quneitra, si è rivelata, nonostante il supporto degli attacchi israeliano, un vero fiasco, con la perdita di decine di membri rimasti uccisi e la perdita di svariati veicoli militari.
Come ha riportato il portale di notizie, 'al Masdar news', ieri sera, l'esercito arabo siriano (SAA) si è riorganizzato e con una contro offensiva nella provincia di Quneitra ha ripreso i quattro ultimi punti che erano stati conquistati dai "ribelli" affiliati ad al Qaeda, del gruppo Hay'at Tahrir Al-Sham, cinque giorni fa.
Durante l'assalto delle truppe siriane, almeno 20 "ribelli" sono stati uccisi, fra i quali Abu Osamah Al-Karar, un comandante di Hay'at Tahrir Al-Sham (Al-Qaeda) che ha guidato l'assalto iniziale.
Malgrado le quattro incursioni aeree israeliane avvenute fino a ieri sera, l'esercito siriano ha ufficialmente recuperato tutti i punti persi e ha neutralizzato l'offensiva "ribelle" su larga scala che ha cercato di alleviare i crolli sui fronti del Ghouta orienatale(Damasco) e Daraa.
Secondo una fonte militare, l'esercito siriano, sullo slancio di questa controffensiva, potrebbe continuare ad attaccare le postazioni dei "ribelli", cacciarli via e recuperare il confine con Israele.